Il web è un luogo pieno di insidie, soprattutto quando si parla di social e in particolare Facebook. L’ultima questione riguarda dei post in cui viene chiesto di commentare un’immagine con “Amen”.
Moltissimi gruppi Facebook e utenti infatti postano spesso sui social immagini tenerissime che rappresentano bambini, animali e adulti malati, feriti o, peggio ancora, feriti. Nelle foto viene chiesto a chi le vede di commentare con “Amen”, una sorta di preghiera per mostrare la propria compassione.
Questi post, che fanno leva sull’empatia delle persone, in realtà sono delle truffe, per questo è importante non commentare mai con “Amen”. Commentando queste foto infatti aiuterete le persone che le hanno pubblicate a far diventare la loro pagina più popolare. Il risultato? I vostri dati verranno venduti alle compagnie di marketing. Da quel momento in poi inizieranno ad arrivarvi pubblicità e messaggi non richiesti, spesso maliziosi oppure erotici. In più sarete prede più facili per le truffe online, il phishing, i dati bancari e il furto di identità. Non solo: quando il gruppo avrà raggiunto un numero considerevole di utenti la pagina verrà rivenduta a qualche azienda che la userà per vendere prodotti e fare pubblicità.
Ecco alcune frasi che trovate su Facebook, che vi possono trarre in inganno e indicano questa truffa: “Non scorrere senza scrivere “amen”, “Se ti sei svegliato questa mattina e sei grato mentre vieni benedetto scorri in basso e scrivi amen”, “Quanti “likes” può ottenere?”, “Questo bambino è ancora carino, scorri giù se sei senza cuore”, “Continua a scorrere se sei senza cuore”, “Ignora se non hai un cuore”, “Per favore non ignorarlo”, “Non scorrere in basso senza scrivere: riposa in pace”, “Questo è così triste, scrivi AMEN e vediamo quanti amen e “likes” può ottenere”, “Non scorrere in basso senza mostrare rispetto”, “Non scorrere in basso senza dire “amen””, “Salveresti tua mamma? Scrivi si ignora NO
Ma non è finita qui”.
Infine si consiglia di fare attenzione anche ai messaggi che arrivano via Facebook in cui si afferma che il social network donerà dei soldi ad un bambino se commentate con “Amen” o mettete “Like”.