Facebook cambia nome, il vero scopo di Zuckerberg

Che cosa si nasconde davvero dietro la nuova impresa dell’inventore di Facebook?

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Mark Zuckerberg ha annunciato la nascita di Meta, nuova società che andrà a sostituire il caro ‘vecchio’ Facebook. L’operazione è stata presentata dallo stesso ideatore del social come progetto orientato alla realtà virtuale. Si spiegherebbe così perché il colosso americano ha acquisito, nel 2014, Oculus; eppure ci sarebbe molto altro dietro l’impresa Meta.

Il Metaverso, così si chiama il nuovo ambiente virtuale, sarebbe – come riporta vice.com – anche un nuovo modo per raccogliere dati. Informazioni e abitudini degli utenti sono da sempre risorse preziosissime nelle mani di Zuckerberg con buona pace della tanto sbandierata tutela della privacy. Già nel 2016, il patron di Facebook aveva preannunciato la grande scommessa di una nuova piattaforma informatica in virtual reality.

Questo implicherebbe, in pratica, che ogni azione, movimento, caratteristica e abitudine dell’uomo venga tracciata. Quindi, possa diventare potenzialmente uno strumento di profitto. Le interazioni del Metaverso, continua Vice, potranno essere profilate e monetizzate oltre che predette attraverso algoritmi analoghi a quelli già utilizzati dalla piattaforma social.

In base ai dati raccolti, poi, Meta potrà attribuire anche delle priorità a certi contenuti piuttosto che ad altri. Sarà prioritario quello di cui l’utente usufruirà con maggiore probabilità, costruendo così una catena che si autoalimenta. Niente di troppo diverso, in sostanza, da quello che fanno i social già ora.

Potrà, quindi, cambiare l’ambiente e l’esperienza dell’utente ma la raccolta di dati e informazioni personali resta la chiave delle grandi aziende. E l’investimento di Mr. Zuckerberg potrebbe rappresentare per l’imprenditore una vera e propria miniera d’oro. E come già successo con Facebook i dubbi sulla sicurezza e sull’uso dei dati restano tanti.

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