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Non farti ingannare da questo fiore: il suo odore è nauseabondo

È bello e maestoso, ma emana un odore terribile. Non a caso è noto anche come fiore cadavere.

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

I fiori sono tutti belli, e fin qui siamo d’accordo. Molti emanano anche un odore a dir poco inebriante, nessuno lo mette in dubbio. Ci sono però anche fiori il cui aroma è a dir poco nauseabondo. Impossibile? Purtroppo no è tutto vero.

Un fiore di tre metri d’altezza

Stiamo parlando dell’Amorphophallus titanum che è sbocciato al San Diego Botanic Garden. Questi fiori impiegano circa 7-10 anni prima di fiorire, e la fioritura completa dura più o meno 48 ore. Il tutto però è accompagnato da un odore che mette alla prova l’olfatto e lo stomaco.

L’Amorphophallus titanum (dal greco amorphus, “senza forma” + phallus, “fallo” e titanum, “gigante”) è una pianta che appartiene alla famiglia delle Araceae ed è stata descritta per la prima volta nel 1878 dal botanico fiorentino Odoardo Beccari.

La sua infiorescenza ha una caratteristica forma “a spiga” (proprio come quella delle calle) e può raggiungere un’altezza di 3 metri, somigliando così a un fallo gigantesco, ed ecco spiegato il perché del suo nome così particolare.

Niente profumo: è il ‘fiore cadavere’

Dicevamo però che un’altra sua caratteristica, della quale non può andare così fiera, è l’odore che emette. Questo infatti ricorda quello di un animale in putrefazione. È per questo motivo che è conosciuta anche come fiore cadavere.

Nonostante la pianta sia endemica dell’isola di Sumatra, molti orti botanici ne accolgono un esemplare. È possibile ammirarla anche in Italia. Nel nostro Paese la si può vedere, per esempio, al Giardino dei Semplici di Firenze.

Una fioritura attesa 77 anni

Quanto alla sua spettacolare fioritura, è piuttosto rara: ad esempio, il Giardino Botanico di New York ha dovuto aspettare ben 77 anni. L’esemplare ospitato dal 1939 infatti è sbocciato soltanto nel 2016, ma nell’arco di 24 ore il fiore cadavere è collassato.

Insomma, il suo svelarsi agli occhi dell’uomo dura davvero poco, eppure lascia dietro di sé una scia che non si dimentica. Peccato che non sia per il buon odore.

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