Fumo, mozziconi e ambiente, quanto inquinano le sigarette?

Le sigarette inquinano fortemente l'ambiente, oltre a danneggiare la salute dei fumatori e di chi li circonda

17 Maggio 2016

Anche le sigarette inquinano l’ambiente da diversi punti di vista. Nonostante siano piccole rispetto a una ciminiera, possono danneggiare la natura. Inoltre, sono una fonte d’impoverimento per i consumatori ma anche un carico oneroso per tutti gli altri cittadini. Scopriamo perchè.

Negli anni ’50, per diminuire l’impatto negativo sulla salute dei fumatori, venne introdotto il filtro, abbassando il passaggio di nicotina e di catrame nei polmoni. Si gridò al miracolo, ma la situazione si scoprì essere non proprio rosea. Infatti, i mozziconi si trasformarono in un problema ambientale piuttosto grave.

Nel 1998 ne sono stati ritrovati 954 tonnettale e il tempo per decomporsi varia tra i 6 mesi e i 12 anni a seconda delle condizioni climatiche, ma soprattutto a seconda della presenza o meno del filtro. Bisogna sapere che nei mozziconi si fermano delle sostanze nocive anche in assenza del filtro.

Contrariamente a quanto pensano molti fumatori, le sigarette inquinano eccome, poichè non sono biodegradabili. Sono però fotodegradabili, ovvero deperiscono a causa dei raggi solari, ma non spariscono del tutto. Negli Stati Uniti costituiscono addirittura il 30% del totale dei rifiuti nazionali. Una vera emergenza sociale e ambientale dunque. Ma il problema non finisce qui.

Le sigarette inquinano anche l’atmosfera, poichè il loro fumo è un mix di gas e particolati nocivi che contengono più di 4000 sostanze chimiche tra cui la nicotina, l’etilfenolo, residui di pesticidi, metalli pesanti, gas ammoniaco ed acido cianidrico.

La lista è lunghissima, ma comunque 250 tra questi sono molto nocivi per la salute e 50 sono cancerogeni. Il tutto bruciato pian piano nell’atmosfera. Ogni giorno si stima che al minuto 8 milioni di mozziconi vengono gettati, soprattutto per strada e nei fossi. Il loro percorso tra i rifiuti li porta dritti negli oceani, dove finiscono la loro vita inquinandone le acque e finendo in pasto ai pesci.

Nel Mar Mediterraneo costituiscono il 40% dei rifiuti presenti, mentre nelle città possono essere un pericolo per bambini ed animali che li potrebbero inavvertitamente ingerire, portandoli al soffocamento o avvelenati dalle sostanze tossiche presenti.

La cultura del tabacco è il fattore di una crisi ecologica in molti Paesi, soprattutto in quelli in via di sviluppo che devastano le proprie risorse naturali per lasciar spazio alle coltivazioni di tabacco per i Paesi industrializzati. Un circolo vizioso che bisogna rompere al più presto.

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