I giovani degli anni ’80 erano più intelligenti di quelli di oggi

Secondo una ricerca i ragazzi degli anni Ottanta sarebbero più intelligenti di quelli di oggi

7 Giugno 2017

I giovani degli anni Ottanta sono molto più intelligenti dei genitori e dei ragazzi di oggi. A svelarlo alcune ricerche scientifiche che hanno mostrato come, le persone nate in questo periodo, siano più simpatiche, estroverse e sicure rispetto alle generazioni precedenti e di quelle successive.

Nel corso di tutto il Novecento infatti si è verificata una crescita del quoziente intellettivo che ha raggiunto il suo picco proprio negli anni Ottanta, per poi arrestarsi di colpo.

Si tratta del famoso “effetto Flynn”, che venne studiato proprio a partire da quegli anni e che ha consentito ai paesi sviluppati di ottenere 30 punti in più nel quoziente di intelligenza. Un trend positivo che si è improvvisamente arrestato nel nuovo millennio e in diversi paesi si è addirittura invertito.

I dati sono stati confermati anche dalla rivista ufficiale dell’Accademia Nazionale delle Scienze che qualche tempo fa ha pubblicato uno studio svolto su mezzo milione di giovani che erano stati arruolati in Finlandia per la leva fra il 1980 e il 1994.

I giovani vennero sottoposti a una serie di test per misurarne intelligenza e personalità. Questi dati, confrontati con quelli di oggi, hanno consentito di mostrare un’intelligenza superiore rispetto ai ragazzi del nuovo millennio. “Si nota chiaramente – hanno svelato i ricercatori – un aumento di quei tratti della personalità che sono legati alla capacità di ottenere stipendi più alti nelle fasi successive della vita”.

Le qualità dei giovani degli anni Ottanta non si fermano all’intelligenza, per gli studiosi sarebbero anche molto più socievoli, sicuri di sè e inclini alla leadership. Avrebbero anche un maggiore impegno nel perseguire gli obiettivi prefissati e una buona capacità nel programmare il futuro. “Abbiamo misurato – hanno raccontato i ricercatori – un effetto Flynn anche per la personalità, non solo per le capacità cognitive”.

A confermare gli studi finlandesi ci sono inoltre alcune ricerche americane e svedesi, che hanno riportato le diversità fra i ragazzi degli anni Ottanta e le generazioni precedenti e successive.

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