Da bambini ingoiare un chewingum era dipinto come l’atto più pericoloso e sovversivo che potesse venirci in mente: mamme, nonne e tutti gli adulti che ci circondavano ci hanno inculcato il concetto che il chewingum sarebbe rimasto appiccicato nel nostro apparato digerente per anni ed anni o che peggio ci avrebbe direttamente soffocato (guarda questo palleggio con il chewingum)
In realtà oggi sappiamo che non è così: una gomma da masticare non è progettata per essere ingerita, ma nel caso in cui questo capiti accidentalmente non ci danneggerà in alcun modo.
La gomma da masticare è fatta di gomma base naturale, a cui vengono aggiunti aromi, additivi, zuccheri o dolcificanti e oli vegetali. Per sua costituzione la gomma non viene sminuzzata dai denti e non viene quindi “digerita” nel modo classico, perché resiste all’attacco di enzimi, acidi e proteine nello stomaco. Questo però non significa che resta lì: viene comunque sospinta nell’intestino, grazie alle sue ridotte dimensioni e alla sua morbidezza, dai muscoli dello stomaco ed infine viene espulsa tranquillamente come gli altri “scarti”.
Come abbiamo già detto, la gomma da masticare non va ingoiata e i bambini che le masticano abitualmente vanno controllati (anche se non terrorizzati!) perché ingoiandone molte, come fossero caramelle, si potrebbe effettivamente creare una sorta di occlusione dovuta all’effetto accumulo: stiamo parlando di un’ipotesi molto remota e il bambino in questione dovrebbe ingoiare una quantità spropositata di chewingum!
I falsi miti, soprattutto in questa epoca di social network nella quale si diffondono ancora più velocemente, sono veramente all’ordine del giorno: c’è quello che riguarda la pasta di sera o quello della frutta dopo i pasti, cose che vengono ingiustamente demonizzate, ma anche il luogo comune della birra e del latte materno, per non parlare di quelli legati al caffè!