I 6 luoghi più misteriosi della Terra: il segreto che nascondono

La Terra è piena di luoghi magici e affascinanti, ma alcuni sono avvolti da un leggendario mistero: eccone 6, li conoscevate tutti?

2 Novembre 2023
Stefania Cicirello

Stefania Cicirello

Content Specialist

Content writer, video editor e fotografa, ha conseguito un Master in Digital & Social Media Marketing. Scrive articoli in ottica SEO e realizza contenuti per social media, con focus su Costume & Società, Moda e Bellezza.

Sulla Terra si celano molti luoghi intrisi di mistero e segreti tutt’oggi indecifrabili. Da antiche civiltà scomparse a fenomeni naturali enigmatici, questi 6 luoghi affascinanti rappresentano una finestra aperta su un mondo di enigmi irrisolti.

Stonehenge

Stonehenge, uno dei monumenti più misteriosi del mondo e della Gran Bretagna, costruito migliaia di anni fa, ha da sempre rappresentato un mistero affascinante per storici e scienziati di tutto il mondo. La sua unica disposizione di pietre e il preciso allineamento con l’alba e il tramonto durante i solstizi estivi e invernali hanno generato numerose teorie sul suo scopo, che spaziano da un luogo di sepoltura a un sito di culto o persino a un osservatorio astronomico. Tuttavia, recentemente un interessante studio basato su un modello 3D ha fornito nuove prospettive sulla vera funzione di Stonehenge.

Si tratta di un monumento megalitico situato nella pianura di Salisbury, nel sud dell’Inghilterra. La sua costruzione risale a oltre 5000 anni fa, durante l’Età del Bronzo, ed è composto da un cerchio esterno di pietre sarsen, enormi monoliti verticali, allineati con pietre più piccole poste orizzontalmente, note come architravi. La sua struttura complessa e il suo allineamento astronomico lo hanno reso uno dei siti archeologici più celebri al mondo, attirando visitatori e studiosi da ogni angolo del pianeta. Tuttavia, il suo vero scopo è ancora oggi oggetto di dibattito.

Il modello 3D di Stonehenge

Gli studiosi dell’Università di Salford hanno preparato un modello in 3D di Stonehenge, impiegando avanzate tecniche di scansione laser, per ricreare in scala ridotta questa antichissima struttura. La Stonehenge attuale è composta da un totale di 63 pietre, tra cui 17 maestosi monoliti che si ergono nel cerchio esterno, ma il team di ricerca ha fatto una stima che, nel lontano passato, cinquemila anni fa, il sito originale potesse annoverare ben 157 pietre. Per portare a termine questo compito, sono stati utilizzati stampi in silicone al fine di creare i rimanenti 130 manufatti, realizzati in gesso e altri materiali.

Ciò che ha reso questo studio così interessante è il suo focus sull’acustica all’interno di Stonehenge. Ogni pietra del modello è stata progettata per minimizzare l’assorbimento acustico, in modo simile alle vere pietre di Stonehenge. Nel 2020, il team ha posizionato altoparlanti e microfoni attorno al modello e ha proiettato una varietà di suoni, dalle frequenze basse a quelle alte.

La propagazione del suono a Stonehenge

Ciò che hanno scoperto è che, a causa della posizione strategica delle pietre, la parola e la musica non si sarebbero propagati al di fuori della struttura. Questo suggerisce che Stonehenge potrebbe essere stato un luogo dove si potevano tenere cerimonie o riti senza disturbare l’esterno. I suoni, a medie frequenze, hanno avuto un tempo di riverbero medio di circa 0,6 secondi all’interno del modello, indicando che l’acustica era studiata e curata.

Questi risultati sollevano importanti domande sulle funzioni di Stonehenge. Fino ad ora, le teorie si sono concentrate principalmente sull’aspetto religioso o astronomico del monumento, ma l’aspetto dell’acustica apre nuove possibilità. È possibile che Stonehenge fosse utilizzato per riti che coinvolgevano canti, danze o altri suoni, e l’acustica avrebbe contribuito a creare un’atmosfera speciale all’interno del cerchio di pietre.

In ogni caso, questo studio dimostra quanto ancora abbiamo da imparare su Stonehenge. Le ricerche future potrebbero svelare ulteriori dettagli sulla sua vera funzione e il significato che ha avuto per le antiche comunità britanniche. Stonehenge rimane un mistero affascinante e intrigante, ma grazie a nuove tecniche come i modelli 3D, siamo sempre più vicini a svelare i segreti nascosti di questo straordinario monumento.

Gli altri luoghi misteriosi della Terra

Oltre a Stonehenge, esistono diversi luoghi del nostro pianeta che suscitano in noi un fascino potentissimo dovuto alle leggende sulla loro nascita, avvolta ancora nel dubbio nonostante studi e ricerche.

Impossibile non nominare gli affascinanti Moai dell’Isola di Pasqua: l’altezza varia dai 2,5 ai 10 mt ma sotto la terra da cui fuoriescono solo le teste, spesso ci sono corpi proporzionalmente giganteschi. Il peso dei più grandi arriva fino a 70 tonnellate: ancora non è chiaro come le comunità polinesiane abbiano fatto a tirare su le immense statue intorno all’anno 1000 d.C.

Continuiamo il nostro viaggio alla scoperta dei luoghi più misteriosi della Terra andando nel mar dei Sargassi tra Miami, Puerto Rico e l’Isola di Bermuda: il triangolo è zona marittima di circa 1.100.000 km² teatro di numerosi affondamenti di navi e aerei. Le teorie più fantasiose spiegano la sparizione di imbarcazioni e velivoli con la presenza di campi magnetici che aprono a distorsioni spazio-temporali.

Arriviamo poi in Perù per parlare dei geoglifici di Nazca: si tratta di figure molto estese (tra cui una scimmia, una balena, un uccello ed un albero) incise sul terreno. Sono composte da  13.000 linee che vanno a formare più di 800 disegni. Sembra che tra il 300 e il 500 a.C la popolazione di Nazca rimosse le pietre con ossido di ferro lasciando sul terreno solo i sassi più chiari. Il I geoglifici di Nazca potrebbero rappresentare un calendario astronomico, ma restano molti dubbi e interpretazioni.

Dall’altra parte del mondo, in Cina, troviamo la foresta di Hei Zhy Gou: è conosciuta anche come la “foresta del non ritorno” o la “terrificante valle della morte” perché i bambù, altissimi e fitti, hanno “inghiottito” chi ha provato ad attraversare il bosco, avvolto spesso da una spaventosa coltre di nebbia.

Nel deserto del Namib (Africa) si trovano i cosiddetti “cerchi delle fate”: per circa 2mila km si estendono zone circolari prive di vegetazione circondate da un anello di erba alta che vivono in media 24 anni. Una leggenda sostiene che i cerchi delle fate vengano creati dal respiro velenoso di un drago che vive nel sottosuolo ma pare che sia opera delle termiti della sabbia oppure una forma di autoregolazione tra le piante esistenti nel terreno sabbioso.

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