Il gamberetto sui Monti Sibillini che rischia l'estinzione

Si tratta dell'essere vivente che potrà avvertirci prima di ogni altro delle conseguenze dei cambiamenti climatici

28 Settembre 2021
Fonte: 123rf

Il chirocefalo del Marchesoni è uno dei più antichi crostacei dell’epoca glaciale che risale a due milioni di anni fa. Adeguandosi al passaggio delle diverse ere, è riuscito ad arrivare sino ai giorni nostri rifugiandosi sui monti Sibillini dell’Italia centrale. Qui, sui 1940 metri del Lago di Pilato, ovvero il bacino naturale più alto dell’Appennino, questo crostaceo che misura solo un centimetro di lunghezza e presenta un particolarissimo color rosso corallo potrà avvertirci prima di ogni altro essere vivente delle conseguenze dei cambiamenti climatici.

Come riporta Repubblica.it, per la sua natura e la sensibilità alla minima trasformazione climatica il dipartimento di biologia cellulare e ambientale dell’Università di Perugia, guidato da Massimo Lorenzoni, ha cominciato tre anni fa a monitorare i comportamenti di questo gamberetto in simbiosi con l’ambiente.

A spingere per un intervento è stato l’Ente Parco Nazionale dei Sibillini che preoccupandosi dei rischi della scarsità di acqua ha generato la formazione di una serie di test chimici, fisici, ambientali, climatici e biologici di lunga durata per un’elaborazione molto accurata.

Potrebbe essere una delle specie, forse la prima in assoluto, ad estinguersi per il surriscaldamento globale – osserva Massimo Lorenzoni – è come il canarino che si portavano i minatori per rilevare il grisu. C’informerebbe dei mutamenti salvandoci”.

Ma in quale modo la mancanza di acqua può causare addirittura l’estinzione del chirocefalo? “La repentinità dei mutamenti climatici costituisce un enorme stress anche per questo animale – spiega ancora Lorenzoni -, il suo habitat si trasformerebbe radicalmente e a lungo andare scomparirebbe“. Lo staff universitario garantisce gli studi nel prossimo futuro e per conoscere i primi risultati bisognerà aspettare parecchio.

Al momento appare prematura qualsiasi previsione. La missione, comunque, è salvare a qualsiasi costo la vita del chirocefalo del Marchesoni e con essa pure l’esistenza dell’uomo. Dita incrociate allora per il simpatico gamberetto e anche per noi.

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