Pomodoro, cipolla, aceto, erbe aromatiche e un pizzico di zucchero: questa la ricetta del ketchup, la più famosa salsa per condire hamburger e patatine fritte che spopola in Occidente dal 1700 ma le cui origini sono da rinvenire in Cina.
Contrariamente a quanto crediamo, infatti, era all’inizio un antico miscuglio cinese, chiamato Ke Tsiap, dal sapore strong e spicy poi ammorbidito dallo zucchero e sdoganato in America come salsa. Prima di diventare parte integrante di grandi classici da fast food, il ketchup era venduto nelle farmacie come medicinale in pillole… Lo avreste mai detto?
Ebbene, erano gli anni 30 del 1800 quando il Dr. John Cook Bennett, presidente del dipartimento di medicina presso l’Università Willoughby in Ohio, ebbe l’intuizione che gli portò un discreto successo per un breve periodo.
Com’è possibile che il ketchup era usato come medicinale e addirittura commercializzato in pillole? La convinzione del dottor Bennett derivava dal fatto che in passato i pomodori – che sono alla base della ricetta del ketchup – potessero avere effetti benefici su disturbi gastrointestinali come la diarrea, la nausea o l’indigestione.
Tuttavia il condimento che oggi ben conosciamo non durò molto in farmacia: poco dopo essere diventato a tutti gli effetti un farmaco, si scoprì che tra le proprietà dei pomodori figura quella di essere un lassativo.
Se siete rimasti stupiti, ecco qualche altre curiosità relativa al ketchup: in Italia è la Cirio da metà Ottocento a produrre industrialmente il condimento inspirandosi alla ricetta piemontese del bagnetto rosso e spopola nell’era del Fascismo quando l’olio d’oliva, oppure il burro, erano troppo cari per la maggior parte della popolazione. A quell’epoca la Cirio assecondò il volere di Mussolini (notoriamente contrario all’uso di parole non italiane) chiamando il ketchup salsa rubra.
Oggi il vero ketchup, che agli albori era fatto con le acciughe, può essere assaggiato in Vietnam o in Thailandia: il nuoc mam o il nam pla sono salse di pesce con zenzero e altre spezie dal sapore deciso che accompagnano i tipici piatti locali.
