Il k-pop ha fatto diventare di moda la lingua coreana

La lingua e la cultura coreana stanno appassionando migliaia di persone grazie al diffondersi del k-pop

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Il k-pop sta invadendo non solo la scena musicale mondiale, ma anche quella culturale. Tanto che sempre più persone vogliono imparare il coreano.

L’ondata di popolarità che sta vivendo la cultura coreana ha un nome ed è “Hallyu“. Dopo il grande successo di Psy e della sua “Gangnam Style” nel 2013, c’è stato un vero e proprio boom di richieste per questo genere musicale così lontano da noi. Il k-pop è esploso in tutto il mondo: e se non è possibile andare a vedere i concerti dei gruppi più famosi per evidenti limiti geografici, YouTube sta facendo in modo che lo stile di artisti come Bigbang, BlackPink e Momoland sia sempre più apprezzato e seguito anche da chi non capisce una parola delle loro canzoni. Video colorati, immaginario fantasy e stile un po’ nerd, gli esponenti del k-pop si stanno mangiando l’industria discografica.

Il grande successo del k-pop ha fatto crescere esponenzialmente il numero di persone che desiderano imparare la lingua coreana. Negli Stati Uniti, ad esempio, corsi universitari che contavano meno di 30 studenti hanno oggi liste d’attesa molto lunghe. Duolingo, una delle applicazioni più famose per apprendere le lingue straniere, ha dovuto inserire anche il coreano per via delle numerose richieste che stavano arrivando dai fruitori della app. Sono 200mila gli alunni virtuali che si sono finora iscritti al corso.

Il k-pop è diventato così famoso che alcune agenzie umanitarie delle Nazioni Unite stanno usando le canzoni coreane in alcuni progetti di conversazione su Skype tra i giovani rifugiati provenienti dal Medio Oriente e gli studenti occidentali. Una cosa impensabile fino a 15 anni fa.

Non solo: il governo sudcoreano ha deciso di capitalizzare queste risolse culturali e il grande successo del k-pop, aprendo 130 istituti linguistici in 50 diversi paesi del mondo.

Purtroppo per gli amanti del k-pop, imparare il coreano non è così semplice. Non solo la pronuncia è molto difficile per un occidentale, ma anche la lingua è estremamente complessa. Basti pensare che esistono modi differenti di dire “ciao” a seconda che ci si trovi di fronte a un bambino oppure a un adulto. Certo, tentare non costa nulla e contaminarsi con altre culture può solo fare bene alla propria apertura mentale.

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