Fonte: ANSA

Eurovision, vincitori vendono il trofeo: la cifra guadagnata

La Kalush Orchestra ha venduto il premio dell'Eurovision Song Contest per aiutare l'Ucraina a fronteggiare la guerra: quanto hanno guadagnato

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La Kalush Orchestra, che ha trionfato all’Eurovision Song Contest 2022 con Stefania ha deciso di vendere il premio conquistato nella kermesse canora continentale per raccogliere soldi per fronteggiare la guerra nel quale il loro Paese è precipitato in seguito all’attacco russo dello scorso febbraio.

Il trofeo dell’Eurovision, un microfono di cristallo, è stato così messo all’asta, guadagnando una cifra di ben 900mila dollari (836.160 euro). La band ha inoltre raccolto altri 370mila dollari (343.730 euro) dalla vendita del cappello da pescatore rosa indossato dal frontman Oleh Psiuk durante la sua esibizione sul palco del PalaOlimpico di Torino.

L’asta dei due preziosi ed iconici oggetti della Kalush Orchestra si è tenuta sulla tv ucraina, a cura del presentatore Serhiy Prytula, che ha così comunicato entusiasta il ricavato. I soldi ottenuti (più di un milione di euro) andranno in un fondo che sta raccogliendo denaro al fine di finanziare lo sforzo difensivo del Paese est-Europeo. Un aiuto concreto al governo di Kiev da parte di un gruppo musicale che in un momento tanto drammatico per l’intero Paese.

Nello specifico, infatti, la vendita di trofeo e cappellino servirà all’acquisto di tre droni Pd-2 e di una stazione di controllo a terra per manovrarli che saranno dati in uso dall’esercito ucraino per fronteggiare l’invasione russa. In particolare, i droni saranno utilizzati sia come armi che con scopi di monitoraggio e ricognizione.

Nello specifico, la band ha effettuato una chiara scelta, coerente con il suo essere parte attiva della Resistenza Ucraina. Non a caso, la decisione di mettere all’asta il microfono di cristallo e il cappellino di Oleh Psiuk è coincisa con un’ulteriore azione concreta da parte della Kalush Orchestra, che domenica 29 maggio ha tenuto un concerto a Berlino per raccogliere fondi volti a contribuire all’acquisto di aiuti umanitari per la popolazione civile colpita dal conflitto.

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