L’Area 51, conosciuta ufficialmente come Homey Airport e situata 83 miglia a nord-ovest di Las Vegas, è stata per quasi 60 anni sinonimo di massimo segreto governativo e di ferventi teorie del complotto sugli UFO e la vita extraterrestre. Dopo un silenzio durato 58 anni, la CIA ha finalmente rotto il riserbo, e la fascinazione pubblica per ciò che è celato dietro quei cancelli non accenna a diminuire. Oggi, grazie all’intelligenza artificiale, possiamo dare un primo sguardo (digitale) agli ipotetici “alieni” che risiederebbero nella base militare.
- Prime immagini degli alieni di Area 51
- Il lungo silenzio della CIA
- Tentativi d'infiltrazione
- Da base segreta ad attrazione turistica
Prime immagini degli alieni di Area 51
Le nuove immagini generate dall’IA di Midjourney, offrono uno sguardo intrigante su come potrebbero apparire le presunte creature extraterrestri. Le raffigurazioni spaziano dalle figure più tradizionali, con teste grandi e occhi sporgenti, a esseri più umanoidi. Curiosamente, alcune interpretazioni dell’AI mostrano gli alieni adottare persino stili terrestri, con alcuni che sfoggiano i popolari occhiali da sole aviator per proteggersi dal sole del Nevada. Altre creazioni mostrano esseri con capelli bianchi di media o lunga lunghezza. Queste “visualizzazioni” (frutto della fantasia digitale) sono un tentativo di aiutare i “credenti” a dare una forma concreta agli abitanti segreti di Area 51, il cui mistero continua ad alimentarsi.
Il lungo silenzio della CIA
L’Area 51, acquisita dall’aeronautica statunitense e dalla CIA nel 1955 per condurre test di volo sull’aereo Lockheed U-2, è stata classificata come top secret per decenni. Nonostante il continuum di voci su attività militari non convenzionali e vita extraterrestre nell’area, è stato solo nel 2014 che la CIA ha ufficialmente riconosciuto l’esistenza della base aerea. Questa ammissione è avvenuta in seguito a una richiesta ai sensi del Freedom of Information Act (FOIA), che ha svelato dettagli sulla sua storia operativa. Tuttavia, lo scopo effettivo dell’Area 51 e l’origine del suo famigerato soprannome rimangono in gran parte avvolti nel mistero.
Tentativi d’infiltrazione
La riservatezza che circonda l’Area 51 è il carburante principale della fascinazione pubblica. Il professore di psicologia David Ludden ha suggerito a Time che questa ossessione duratura deriva proprio dal segreto involontariamente mantenuto dal governo. La natura classificata del lavoro svolto nell’aeroporto del Nevada, come ha sottolineato Ludden, porta anche le persone più scettiche a chiedersi cosa possa essere nascosto dietro quei cancelli blindati. Il punto più alto della curiosità si è manifestato con il tentativo di infiltrazione del 2019, quando gli organizzatori esortarono scherzosamente gli utenti di Facebook a unirsi per “assaltare” il sito. Nonostante una partecipazione di circa 1.500 spettatori, le misure di sicurezza pre-evento hanno efficacemente scongiurato qualsiasi violazione dell’Area 51.
Da base segreta ad attrazione turistica
Oggi, l’area circostante la struttura, rinominata “Extraterrestrial Highway” (Autostrada Extraterrestre) a causa dei numerosi avvistamenti UFO, è diventata una meta imperdibile per gli appassionati del paranormale. La Route 375, che inizia vicino alla città del vizio, Las Vegas e attraversa l’isolato insediamento di Rachel, il punto abitato più vicino all’Area 51, è ora una vera e propria attrazione turistica. Forse, un giorno, un fortunato viaggiatore potrebbe incrociare una banda di alieni che corrispondono alle immagini create dall’AI oppure di riuscire a carpire qualche segreto. Per ora dobbiamo solo accontentarci di immagini artificiali.