La festa di Santa Lucia tra tradizione e fede

Arriva Santa Lucia, il giorno più corto che ci sia: origini e tradizioni di una delle feste più amate dai bambini!

13 Dicembre 2016

In pieno clima natalizio, mentre luci e decorazioni invadono le città e le giornate si accorciano sempre di più, ecco giungere una delle feste più attese dai bambini: Santa Lucia.

Nonostante in questo periodo le ore di luce continuino a diminuire progressivamente fino al solstizio d’inverno (il 22 dicembre), il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia, è considerato dalla tradizione popolare come “il giorno più corto che ci sia”.

Una festa dalle origini antiche

Le origini di questa festa così attesa affondano nel III secolo d.C., quando ancora erano in vigore i decreti dell’imperatore Diocleziano che sancivano la persecuzione dei Cristiani.

In questo periodo, Lucia, una giovane di Siracusa orfana di padre, si avvicinò al culto cristiano pregando per la madre gravemente malata. Dopo la guarigione di quest’ultima, decise di consacrarsi a Cristo, una decisione che non venne presa bene dal suo pretendente, che decise di denunciare la sua fede alle autorità. Durante il processo Lucia non rinnegò mai la propria fede e uscì indenne dalle torture subite, fino alla decapitazione.

Perché Santa Lucia è la protettrice degli occhi, dei ciechi, spesso invocata nelle malattie degli occhi? Questa connessione deriva probabilmente non solo dal suo stesso nome (che significa “nata con la luce”), ma anche dal fatto che si narra che dopo la morte le vennero strappati gli occhi. Il 13 dicembre, giorno della sua morte, è, inoltre, il giorno in cui il sole tramonta prima, un fatto che ha rafforzato ulteriormente questa credenza.

Santa Lucia: piccoli doni per i bambini

L’abitudine di festeggiare Santa Lucia risale, invece, all’inizio del XX secolo. I bambini scrivono delle letterine alla Santa, simili a quelle per Babbo Natale, dove elencano i regali che desiderano ricevere e i motivi per i quali pensano di meritarli (se sono stati buoni, ubbidienti…).

Proprio come si fa per Babbo Natale, in segno di ringraziamento i bambini lasciano dei biscotti, dei cioccolatini o un mandarino per Santa Lucia e una scodella di latte o acqua e un piatto di crusca per l’asino con cui arriva. Al mattino i biscotti sono spariti e sono stati sostituiti dai doni richiesti, in base al comportamento che hanno tenuto durante l’anno.

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