La lunghezza delle dita e l’associazione con il COVID: lo studio

L’impegno della ricerca medica per conoscere più a fondo il Coronavirus continua incessante.

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Mentre la pandemia continua a registrare casi di contagio, la ricerca medica non smette di indagarne a fondo le caratteristiche. Gli studi, infatti, sono in corso e stanno permettendo di conoscere meglio il virus e la sua evoluzione. Ora, una delle ricerche più recenti ha messo in luce una relazione inedita – e osiamo dire insospettata – tra la lunghezza delle dita e la possibilità di contrarre il Covid-19.

Sembrerebbe, infatti, che questa caratteristica genetica possa essere un indicatore di quanto gravemente il virus potrebbe colpire. Rilanciato online anche dal sito inglese Express.co.uk, lo studio arriva da oltremanica, in particolare dall’Università di Swansea (il terzo ateneo del Galles per numero di iscrizioni). I ricercatori, coordinati dal professor John Manning, sono arrivati ad associare la lunghezza di indice, anulare e mignolo con il contagio da Coronavirus.

Durante la ricerca è emerso che chi ha il dito indice più lungo dell’anulare sarebbe maggiormente esposto contrarre il virus in maniera grave, fino al ricovero. Non solo: è stato rilevato anche che i pazienti in ospedale hanno tendenzialmente il mignolo molto corto. Questione di ormoni, che già a livello prenatale definiscono le caratteristiche delle nostre dita. Da una parte, il testosterone che porta gli uomini ad avare l’anulare più lungo dell’indice; e dall’altra, gli estrogeni nell’utero che determinano la caratteristica contraria, ovvero l’indice più lungo dell’anulare.

Dalle sue osservazioni, Manning ha registrato come gli uomini costretti al ricovero per Covid-19 hanno tendenzialmente un livello basso di testosterone e un livello alto di estrogeni. Valori che hanno come indizio proprio la lunghezza delle dita variabile, soprattutto nelle donne, tra lato destro e lato sinistro del corpo. La ricerca non pretende certo di determinare se una persona contrarrà o meno il Covid-19 ma semplicemente evidenzia un’associazione che perlomeno merita di essere approfondita.

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