Fonte: tech.everyeye.it

L'immagine si muove o è ferma: l'effetto dell'illusione ottica

In realtà l'immagine è ferma, e l'effetto è dovuto al nostro cervello. Ecco come funziona

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Le illusioni ottiche esercitano sempre un grande fascino sul popolo del web. Non si tratta di semplici immagini, infatti, ma di veri e propri esperimenti che consentono a scienziati e psicologi di capire sempre meglio come funziona il cervello umano. E in questo senso c’è sempre qualcosa in più da scoprire.

Quella di cui vogliamo parlarvi oggi mostra un cuore che sembra ingrandirsi sempre di più. Diciamo “sembra”, perché in realtà l’immagine è ferma. Questo effetto particolare è dato dal nostro cervello.

Si chiama “effetto autocinetico” e per essere più precisi si tratta di un fenomeno della percezione visiva in cui un punto luminoso stazionario – che si trova all’interno di un ambiente scuro o privo di caratteristiche – sembra muoversi. Come riporta il sito Tech.everyeye.it l’illusione si può verificare anche durante l’osservazione delle stelle.

Alexander von Humboldt, uno scienziato tedesco, aveva già osservato il fenomeno nel 1799 mentre guardava le stelle ad occhio nudo e pensava che fosse un vero movimento delle stelle che chiamò “Sternschwanken” (ovvero “stelle oscillanti”). Nel 1857, poi, G. Schweitzer, uno dei primi psicologi tedeschi, scoprì che in realtà si trattava di un fenomeno soggettivo.

Ma nel dettaglio che cosa succede durante l’osservazione di questa immagine? Quando si fissa un punto fisso di luce, i muscoli degli occhi si affaticano, e per questo motivo causano un leggero movimento degli occhi che portano al “movimento” dell’immagine.

Questa illusione ottica è conosciuta anche perché colpisce i piloti che volano di notte e ovviamente si rivela particolarmente pericolosa per i piloti che volano in formazione.

In effetti, tornando alla nostra immagine con il cuore, basta già fissarla per pochissimi secondi e “magicamente” il cuore sembrerà iniziare ad aumentare di grandezza sempre più. Come detto, però, è tutto un effetto del nostro cervello. Il cuore se ne resta placidamente fermo al centro dell’immagine e da lì non si schioda.

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