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Nuova casa per l’orso M57: sarà trasferito in Ungheria, i dubbi

Novità per l’orso del Trentino identificato con la sigla M57, ma gli animalisti sollevano dubbi sulla nuova sistemazione.

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Arriva un nuovo aggiornamento sul destino di M57, l’orso bruno del Trentino che per diverse settimane ha scorrazzato nella Provincia Autonoma. Grazie anche all’intervento di associazioni animaliste come Enpa e Oipa, il Consiglio di Stato aveva deliberato smentendo la posizione dell’autorità locale che chiedeva una soluzione drastica.

Nel documento prodotto, infatti, si sollecitava la Provincia di Trento a valutare se fosse “praticabile la liberazione con radiocollare”. Ora, Oipa fornisce ulteriori informazioni circa gli sviluppi della vicenda con una nota che annuncia il trasferimento di M57 in un parco-zoo dell’Ungheria a seguito del parere negativo di Ispra.

Dopo l’iniziale entusiasmo per la possibilità di una seconda vita in libertà, seppure con radiocontrollo, ora l’Organizzazione internazionale protezione animali si dice perplessa per la decisione. “L’orso doveva essere liberato nei boschi del Trentino, opportunamente radiocollarato – si legge nella comunicazione diffusa – questo dice la sentenza. Nonostante tutto, la Provincia di Trento, presieduta da Maurizio Fugatti, ha deciso, in modo poco trasparente, di procedere al suo trasferimento, come già fatto per l’orsa DJ3”.

E continua: “L’Oipa non condivide affatto questa gestione degli orsi detenuti nel Casteller da parte della Provincia autonoma di Trento e si riserva di valutare e approfondire la nuova sistemazione dell’orso M7. Il luogo di trasferimento non appare un luogo adatto a ospitare un animale selvatico”.

M57 è un esemplare giovane di orso, castrato per mantenerlo in stato di cattività, per il quale gli animalisti sono scesi in campo. Al centro delle richieste alla Provincia di Trento, la sostenibilità e “il rispetto dei plantigradi che vivono nel suo territorio”. Staremo a vedere quali saranno gli sviluppi ulteriori della complessa e delicata vicenda.

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