Nuova epidemia resistente ai farmaci: sintomi ‘infezione fungina’

Individuato in India, un nuovo fungo farmaco resistente sta mettendo in allerta la scienza che ha già registrato casi in diversi paesi.

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Si chiama Tinea corporis, corrispondente all’italiano tigna, l’infezione da fungo che sta facendo preoccupare i ricercatori di tutto il mondo. Arriva, infatti, l’allerta per la diffusione delle infezioni fungine che rischiano di far scatenare una nuova ondata epidemica a cui la popolazione non è pronta. Secondo quanto riferiscono i media internazionali, un nuovo ceppo ha colpito originariamente due donne di età compresa tra i 28 e i 47 anni. A far preoccupare la comunità scientifica è il fatto che questo tipo di infezione è risultato resistente ai farmaci, motivo per il quale l’affezione potrebbe correre tra la popolazione in breve tempo.

Per questo motivo, riportano ‘The Mirror’ e ‘Express’, il mondo non sarebbe ancora preparato per il nuovo ceppo di quella che probabilmente diventerà un’epidemia in lenta evoluzione”. I dati che arrivano dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC) hanno confermato ad ora i primi due casi conclamati i quali hanno mostrato come sintemi lesioni e rash cutanei al collo, ai glutei, alle cosce e sull’addome. L’indagine è stata, quindi, allargata ai famigliari che hanno manifestato la medesima sintomatologia.

Che cos’è la tinea e cosa significa farmaco resistente

Per capire meglio cosa sta succedendo, partiamo dalle definizioni di base. Si parla di tinea o tigna per indicare forme di dermatosi causate da funghi patogeni. Specifica, quindi, l’Enciclopedia Treccani online che questa affezione contagiosa della cute e degli annessi è “provocata da Ifomiceti, con varia localizzazione (cuoio capelluto, corpo, piede, inguine ecc.)”. In particolare, se ne distinguono tre forme a seconda dei diversi Ifomiceti che le causano e la terapia prevede “l’impiego di antibiotici per via generale e di antimicotici per uso topico”.

E qui passiamo ai concetti di tolleranza e farmaco resistenza, quest’ultima caratterizzante il nuovo ceppo che non risponde ai medicinali attualmente disponibili. Si parla, nello specifico, di tolleranza per indicare la diminuzione della risposta a un determinato farmaco nel corso del tempo.

La resistenza, invece, “è lo sviluppo della capacità di resistere all’effetto precedentemente distruttivo di un farmaco da parte di microorganismi o cellule tumorali” (Manuale MSD). In sostanza, quindi, i medicinali risultano inefficaci.

L’allarme del Regno Unito e i sintomi principali

Raggiunto dal ‘Mirror’, il professore di malattie infettive dell’Università di Manchester David Denning ha fornito alcuni dettagli sulla situazione che si sta allargando a macchia d’olio anche al di fuori di USA e UK. “Le infezioni fungine della pelle vengono trasmesse da una persona all’altra nelle scuole, nelle case e con contatti intimi. Questo nuovo fungo resistente alla terbinafina è una nuova specie chiamata ‘Trichophyton indotineae’ ed è stato identificato per la prima volta in India. L’enorme diaspora indiana ha già visto questo fungo diffondersi in altri paesi, tra cui Canada e Germania, e ora negli Stati Uniti”. Per quanto riguarda i sintomi a cui prestare attenzione sono, di fatto, quelli di una comune tinea, ovvero grandi eruzioni cutanee spesso a carattere squamoso su tutto il corpo.

“Per due decenni, abbiamo trattato queste infezioni con terbinafina orale per tre settimane, con grande successo – prosegue Denning – fino al’arrivo di questa nuova specie fungina. La spiegazione più plausibile per la sua comparsa è l’uso frequente in India di terbinafina topica (crema e unguento), che non copre completamente l’area infetta né penetra in profondità nella pelle, consentendo la fuga di varianti resistenti. Fortunatamente l’itraconazolo alla dose di 400 mg al giorno è solitamente efficace. Ma sapere se il fungo è o meno questa specie insolita e se è resistente o meno alla terbinafina richiede test specializzati in un laboratorio di micologia”.

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