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Perché, anche quest'anno, l'equinozio d'autunno non sarà il 21 settembre? Ecco il motivo

L’equinozio d’autunno 2025 segnerà ufficialmente il passaggio dall’estate alla stagione delle foglie dorate. Ecco quale sarà la data ufficiale

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Settembre porta sempre con sé la stessa domanda: quando inizia l’autunno 2025? La risposta non è così scontata come può sembrare, ed il motivo è perché equinozio d’autunno avverrà il 22 settembre alle 20:19 ora italiana. In quell’istante il giorno e la notte avranno la stessa durata, un equilibrio perfetto che segna l’arrivo della stagione autunnale nell’emisfero boreale.

Da quel momento in poi, le ore di luce inizieranno a diminuire, le giornate si accorceranno e le temperature tenderanno a calare. Questo cambiamento porta con sé uno dei fenomeni naturali più suggestivi: il foliage, quando alberi e boschi si tingono di rosso, arancione e giallo, regalando paesaggi mozzafiato.

Perché non cade sempre il 21 settembre

Molti associano erroneamente l’inizio dell’autunno al 21 settembre. In realtà, l’equinozio può verificarsi anche il 22 o il 23 settembre. La ragione è legata a un dettaglio astronomico: la durata dell’anno solare.

La Terra impiega circa 365,256 giorni per compiere un’orbita completa intorno al Sole. Questo valore non coincide perfettamente con i 365 giorni del calendario gregoriano che utilizziamo. Quel piccolo scarto di circa sei ore annue si accumula nel tempo e viene corretto con l’anno bisestile, quando febbraio conta 29 giorni.

Questo meccanismo, seppur efficace, non elimina del tutto le differenze e porta a piccoli slittamenti nelle date di solstizi ed equinozi. Per questo motivo l’equinozio d’autunno 2025 non cadrà il 21 settembre, ma il giorno successivo.

Il significato culturale dell’equinozio

L’equinozio non è solo un evento astronomico: da secoli è carico di significati simbolici e culturali. In molte civiltà antiche rappresentava un momento di passaggio e di equilibrio tra luce e buio.

Per i Celti, ad esempio, l’equinozio autunnale era celebrato con la festività di Mabon, dedicata al raccolto e alla gratitudine per i frutti della terra. Nell’antica Roma, segnava l’inizio delle celebrazioni legate alla vendemmia e ai cicli agricoli.

Anche oggi, in diverse parti del mondo, l’arrivo dell’autunno è accolto con festival e tradizioni. In Giappone si celebra l’Higan, un momento di riflessione e ricordo degli antenati, mentre nei Paesi del Nord Europa si organizzano eventi legati al raccolto e alla natura.

L’autunno come stagione di cambiamento

Dal punto di vista scientifico, l’equinozio d’autunno 2025 rappresenta semplicemente il passaggio a una nuova fase dell’anno. Ma sul piano emotivo e culturale, l’autunno è spesso vissuto come una stagione di transizione e introspezione.

I colori caldi del foliage, l’aria più fresca e le giornate che si accorciano invitano a rallentare, a lasciare alle spalle l’energia dell’estate e a prepararsi alla quiete dell’inverno. È anche un periodo molto amato dagli appassionati di fotografia e viaggiatori, che approfittano delle temperature miti e dei paesaggi spettacolari per esplorare borghi, montagne e parchi naturali.

L’equinozio è un promemoria che la natura ci regala cicli precisi, ma allo stesso tempo variabili, e che anche il tempo non è mai del tutto uguale a se stesso. Un invito a fermarsi, osservare e accogliere i cambiamenti che ogni stagione porta con sé.

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