Perché gli smartphone esplodono?

Sempre più smartphone esplodono: ecco cosa succede realmente e come tenere sotto controllo il proprio telefono per evitare che la batteria bruci

21 Settembre 2016
Fonte: flickr

Ultimamente i casi di smartphone che esplodono sono aumentati in maniera esponenziale, provocando danni a chi si trova in quel momento ad usarli. Il fatto che stia succedendo spesso preoccupa molti amanti della tecnologia, ma sono in parecchi a non comprendere a pieno come questo possa accadere. Ciò ha anche provocato ingenti danni anche nei confronti delle imprese che da anni progettano e propongono modelli di cellulari sempre più nuovi e tecnologici. E’ il caso, ad esempio, della Samsung, che ha dovuto sospendere le vendite dell’ultimo modello, il Galaxy Note 7, perché il fenomeno era fin troppo diffuso.

Ma cosa succede realmente? Perché gli smartphone esplodono? Innanzitutto è necessario chiarire un concetto fondamentale: ad esplodere non è il telefono di per sé, bensì la batteria. Dopo di che bisogna dire che in realtà ciò che avviene non è una vera esplosione, ma una combustione molto rapida che avviene per via dell’entrata in contatto di due elementi che dovrebbero essere separati. Le recenti batterie, infatti, vengono realizzate al litio e sono dotate tutte di un catodo, di carica positiva, e di un anodo, caricato negativamente. Questi due elettrodi, muovendosi, generano energia, permettendo così di utilizzare lo smartphone.

Come precedentemente accennato, il catodo e l’anodo devono essere necessariamente separati: può capitare, però, che la membrana che li divide si rompa ed è proprio per questo motivo che gli smartphone esplodono. In vista di tale possibile fenomeno, le nuove batterie vengono fabbricate separando gli elettrodi da più strati, rendendo così più resistente la membrana. Tuttavia, questo non toglie il fatto che l’elemento separatore non si possa mai deteriorare o che comunque il telefono non presenti dei difetti di fabbrica.

Tralasciando quanto accaduto con il nuovo Galaxy Note 7, le probabilità restano in ogni caso basse, in quanto, considerando il vasto numero di modelli in circolazione, l’esplosione ha colpito solo alcune decine di smartphone in tutto il mondo. Ciononostante, non bisogna escludere l’eventualità che tale fenomeno possa accadere: prestate dunque molta attenzione alla temperatura della batteria al litio, assicurandovi che non superi i 60° C. Inoltre, nel caso in cui notiate un anomalo rigonfiamento, cercate di cambiare la batteria al più presto.

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