Il Principe Andrea d’Inghilterra, ormai lontano dagli impegni ufficiali di corte, sembra pronto a voltare definitivamente pagina. Dopo anni di scandali, titoli revocati e un’immagine compromessa, il fratello minore di Re Carlo III starebbe pianificando una nuova vita lontano dal Regno Unito. E non in un luogo qualunque: il suo rifugio, secondo fonti britanniche, sarebbe una villa da oltre 10 milioni di sterline ad Abu Dhabi, nel cuore degli Emirati Arabi Uniti.
- Una fuga dorata nel deserto
 - Una residenza da sogno (e da scandalo)
 - L’esilio dopo la caduta
 - Un rifugio lontano dai riflettori
 
Una fuga dorata nel deserto
La notizia ha fatto il giro delle redazioni inglesi: Andrea Mountbatten-Windsor, 65 anni, avrebbe accettato l’offerta di trasferirsi in una residenza privata messa a disposizione dal presidente emiratino Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan. I due si conoscono dai tempi del prestigioso collegio scozzese Gordonstoun, lo stesso frequentato anche dal giovane Carlo. Dopo la morte della Regina Elisabetta II, lo sceicco avrebbe fatto ristrutturare completamente una villa nel complesso Sea Palace, un’area riservata e blindata che ospita membri della famiglia reale emiratina. Un modo, forse, per offrire al principe caduto in disgrazia un rifugio lontano dai riflettori e dalla stampa britannica, che non smette di scavare nel suo passato.
Una residenza da sogno (e da scandalo)
La villa che potrebbe diventare la nuova casa di Andrea è descritta come un gioiello dell’architettura araba contemporanea. Dispone di sei camere da letto, una piscina coperta, una palestra, una sala cinema privata e interni dal gusto “giocoso ma regale”, secondo chi ha visitato il complesso. Tutti i dettagli – dalle maniglie placcate in oro alle lampade intarsiate – riflettono lo stile sfarzoso degli Emirati, dove il lusso è parte del paesaggio quotidiano.
Secondo alcuni osservatori, non è un caso che Andrea scelga un Paese in cui la stampa è rigidamente controllata e la privacy dei residenti più illustri è garantita. Come ha commentato lo scrittore Andrew Lownie, autore di Entitled: The Rise and Fall of the House of York, “vivere ad Abu Dhabi sarebbe perfetto per lui: nessuna ingerenza mediatica, totale discrezione e il rispetto dovuto a un ex reale”.
L’esilio dopo la caduta
Il trasferimento negli Emirati arriva dopo l’ennesimo strappo con la corona britannica. Re Carlo III, stanco delle polemiche e delle implicazioni legate al caso Epstein, avrebbe deciso di revocare definitivamente al fratello i titoli e le onorificenze rimaste, inclusa la carica di vice-ammiraglio della Royal Navy. Già nel 2022, Andrea era stato privato del titolo di “Duca di York” e del diritto di essere chiamato “Sua Altezza Reale”. Ora, anche le ultime tracce della sua vita da membro attivo della famiglia reale sembrano svanire.
A rendere la rottura ancora più netta, la decisione del sovrano di escluderlo da ogni comunicazione ufficiale della famiglia reale. Secondo quanto riportato dal Sunday Times, Andrea avrebbe perfino rifiutato di firmare dichiarazioni che esprimevano solidarietà alle vittime di abusi legati allo scandalo Epstein: un atteggiamento che avrebbe definitivamente incrinato il rapporto con il fratello.
Un rifugio lontano dai riflettori
La scelta di Abu Dhabi non è casuale. Oltre alla sicurezza e alla privacy, gli Emirati offrono al principe un ambiente dove il passato non è oggetto di discussione pubblica. In Gran Bretagna, invece, la pressione dei media e dell’opinione pubblica resta altissima: diversi membri del Congresso degli Stati Uniti hanno chiesto che Andrea testimoni su ciò che sapeva delle attività di Jeffrey Epstein, il finanziere accusato di traffico e abusi su minori. Da parte sua, il principe continua a negare ogni coinvolgimento e ribadisce la propria innocenza, ma il danno alla sua reputazione è ormai irreversibile.