Banksy: asta milionaria ma 'Girl With Balloon' si autodistrugge

Un'opera di Banksy si auto-distrugge automaticamente dopo una vendita all'asta. Un milione di sterline nel tritacarte.

6 Ottobre 2018

Un’opera di Banksy si auto-distrugge automaticamente dopo una vendita all’asta. Un milione di sterline nel tritacarte.

Il panico si è diffuso nelle sale di Sotheby’s a Londra. Durante una delle tante ricche aste tenute nella storica struttura, pubblico e addetti ai lavori sono rimasti senza parole e, armati di smartphone, hanno immortalato i resti di un celebre quadro di Banksy, quasi interamente ridotto a brandelli.

Si tratta di ‘Girl With Balloon’, noto in tutto il mondo e venduto per più di un milione di sterline. Il soggetto era stato inizialmente dipinto dall’anonimo artista a Londra nel 2002, e da allora è divenuto uno dei suoi pezzi più noti.

Una volta conclusa l’asta, un meccanismo interno alla cornice ne ha attivato l’auto-distruzione. Quasi fosse un documento qualunque riuscito male, e per questo da riciclare, l’opera ha iniziato a distruggersi, fuoriuscendo dalla cornice in piccoli pezzi. Un’immagine che ha rapidamente fatto il giro del mondo, diffusa dal profilo ufficiale Instagram di Banksy, che si è limitato a ridacchiare dell’accaduto con un ironico: “Sta andando, sta andando. È andata!”.

Uno scherzo dall’enorme valore economico e al tempo stesso un nuovo tassello nella già immane leggenda ‘banksyana’. Inizialmente il quadro era stato stimato tra le 200 e le 300mila sterline, ma alcuni appassionati si sono dati battaglia a lungo, facendo crescere incredibilmente il prezzo. Per via telefonica è stata infine registrata un’offerta da 860mila sterline, che raggiunge quota 1.042,000 sterline (circa 1.18 milioni di euro) con tutti i bonus.

Tra imbarazzo e sorpresa, gli addetti ai lavori hanno dovuto comunicare via telefono che il quadro appena acquistato era passato per metà attraverso un tritacarte. Sembra averla presa alquanto bene Alex Branczik, uno dei dirigenti di Sotheby’s, che con ironia ha commentato: “Siamo stati appena banksyzzati”.

Come detto, la leggenda dell’artista continua ad arricchirsi. In molti infatti si chiedono se l’anonimo artista fosse presente alla casa d’aste, al fine di poter azionare il dispositivo al momento opportuno. Nel 2006 il venditore lo aveva acquistato direttamente da Banksy, con l’opera che era stata autenticata da una società specializzata che lavora per lui.

Non è ancora chiaro cosa possa accadere ora. Di certo l’acquirente si ritroverebbe un’opera ancor più unica nella propria collezione, anche se definirne oggi il valore diventa molto difficile. Allo stato attuale è proprio il collezionista ad avere potere decisionale, con Sotheby’s che potrebbe essere costretta a risarcirlo per il danno subito.

 

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