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Il ragno più pericoloso d'Italia? Vive in queste zone e in pochi sanno come riconoscerlo

Vive in zone precise del nostro Paese e il suo morso può causare sintomi importanti: pochi sanno come riconoscerlo

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Quando si parla di ragni velenosi molti pensano subito al ragno violino, complice la sua fama legata a vari casi di cronaca e agli articoli che lo descrivono come una creatura da temere. Eppure, nel panorama delle oltre 1600 specie di aracnidi presenti in Italia, il violino non è in cima alla lista dei più pericolosi. Al primo posto, infatti, c’è un’altra specie, meno conosciuta ma ben più temibile: la malmignatta, anche chiamata vedova nera mediterranea.

Dove vive la malmignatta

Questo ragno non ama le case, i garage o gli scatoloni come il violino: preferisce la natura aperta. La si può incontrare soprattutto nelle regioni del Centro e del Sud Italia, incluse Sicilia e Sardegna. Predilige ambienti caldi e secchi, come i prati incolti, i muretti a secco e le zone costiere. È un animale schivo e non aggressivo verso l’uomo, ma la sua presenza non va sottovalutata, soprattutto per chi trascorre molto tempo in campagna o in zone rurali.

Come riconoscerla

La malmignatta ha un aspetto che, se osservato da vicino, è piuttosto inconfondibile. Il corpo è nero lucido e, sul dorso, spiccano delle macchie rosso vivo, talvolta tendenti all’arancione. Questi segni sono un vero avvertimento visivo: in natura, il colore acceso segnala spesso un potenziale pericolo. Le femmine, più grandi dei maschi, sono quelle in grado di infliggere un morso realmente pericoloso per l’uomo.

Perché il suo veleno è così temuto

Il veleno della malmignatta è di tipo neurotossico, ovvero agisce sul sistema nervoso. Nella maggior parte dei casi, un morso provoca sintomi come sudorazione intensa, dolore muscolare e crampi addominali. Nei soggetti più fragili – anziani, bambini o persone con patologie preesistenti – può arrivare a causare complicazioni più gravi, tra cui difficoltà respiratorie e, in rarissimi casi, collasso.

Fortunatamente, la mortalità legata al morso di questo ragno è estremamente bassa e i casi documentati di decesso sono rarissimi. Tuttavia, la potenza del veleno e la rapidità con cui agisce rendono la malmignatta una delle poche specie in Italia per cui è raccomandata un’attenzione particolare.

Cosa fare se vieni morso

La regola d’oro è mantenere la calma. Il panico accelera il battito cardiaco e può favorire una diffusione più rapida del veleno nel corpo. Se pensi di essere stato morso:

  • Immobilizza l’arto colpito, per rallentare la circolazione del veleno.
  • Chiama immediatamente il 118, spiegando con chiarezza l’accaduto.
  • Non tentare rimedi casalinghi come succhiare il veleno o applicare ghiaccio in modo diretto e prolungato: possono peggiorare la situazione.
  • Se possibile, cattura l’esemplare (senza rischiare ulteriori morsi) o fotografa il ragno per consentire ai medici di identificarlo.

In ospedale, i sanitari valuteranno se somministrare terapie specifiche per contrastare gli effetti del veleno, soprattutto in presenza di sintomi gravi come difficoltà respiratorie, necrosi locale o reazioni allergiche diffuse.

Va ricordato che incontrare una malmignatta non è un evento comune. Nonostante viva in più zone d’Italia, evita il contatto con l’uomo e morde solo se si sente minacciata o intrappolata, ad esempio quando viene inavvertitamente toccata. Nella maggior parte dei casi, questi ragni passano inosservati, svolgendo un ruolo importante nell’ecosistema controllando la popolazione di insetti.

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