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Addio doccia, ora esiste la lavatrice umana che ti lava e asciuga in 15 minuti

Lavarsi sarà come entrare in una lavatrice: il nuovo pod giapponese in 15 minuti ti lava, ti asciuga e ti rilassa con suoni e immagini.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Farti la doccia ti scoccia? La verità è che il futuro appare sempre più lontano dalle “docce tradizionali”: in Giappone è stata presentata una “lavatrice umana” capace di lavare e asciugare il corpo in soli 15 minuti. Il dispositivo in questione unisce tecnologia avanzata e benessere personale e promette di rivoluzionare il concetto stesso di igiene quotidiana. Scopriamo insieme come funziona davvero.

Addio doccia, arriva la “lavatrice umana” che ti lava e asciuga in 15 minuti

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. La “lavatrice umana” porta già un nome e si tratta della Mirai Ningen Sentakuki, sviluppata dall’azienda giapponese Science Co.

Presentata in anteprima all’Expo di Osaka 2025, si tratta di una capsula trasparente dal design che ricorda il cockpit di un aereo futuristico, in cui la persona che vuole farsi una doccia si accomoda per un ciclo completo di lavaggio e asciugatura. Mancherebbe solo la stiratura (sic!).

Una volta entrati all’interno del dispositivo, la macchina si riempie parzialmente di acqua calda. Quindi, dei potenti getti rilasciano microbolle ultrasoniche che esplodono a contatto con la pelle, eliminando sporco e batteri senza bisogno di utilizzare saponi di alcun tipo.

Fare la doccia è come un ciclo in lavatrice?

Il ciclo della “lavatrice umana” comprende diverse fasi, come quelle di una più classica lavatrice per indumenti: risciacquo iniziale, lavaggio, nuovo risciacquo e asciugatura con aria calda e raggi infrarossi.

La tecnologia non si limita all’igiene. La “lavatrice” dispone di avanzati sensori volti a rilevare dati biometrici come il battito cardiaco, il livello di stress e il tipo di pelle dell’utente, regolando automaticamente pressione dell’acqua, temperatura e durata del lavaggio. L’intelligenza artificiale integrata proietta inoltre immagini e suoni rilassanti all’interno della capsula, trasformando la pulizia in un’esperienza immersiva di benessere psicofisico e dalla durata di 15 minuti.

Dalla fantascienza alla realtà quotidiana: la “lavatrice umana” potrebbe entrare davvero nelle nostre case

L’idea alla base dello sviluppo del progetto trae ispirazione da un prototipo del 1970, quando la Sanyo presentò all’Expo di Osaka un “Ultrasonic Bath” mai entrato in commercio. Oggi, invece, quella visione sembra essere diventata realtà: lo stesso governatore di Osaka avrebbe testato la macchina, descrivendo l’esperienza come “piacevole e rilassante”.

Oltre all’aspetto curioso, il dispositivo apre ad una serie di scenari pratici molto concreti. Potrebbe infatti rivelarsi prezioso in ospedali, case di riposo e abitazioni private, dove rappresenterebbe un supporto importante per persone con ridotta mobilità. Insomma, una vera e propria rivoluzione.

Ad ogni modo, la “lavatrice umana” è l’ultima incarnazione di una lunga tradizione giapponese di bagni innovativi e ad alta tecnologia. Molte case in Giappone hanno già vasche da bagno con sistemi integrati per riscaldare e permettere il ricircolo l’acqua, o docce che si attivano a comando vocale. La Mirai Ningen Sentakuki si inserisce perfettamente in questo contesto culturale, già di per se volto a valorizzare l’efficienza e il benessere nel rito del bagno.

Resta un’ultima domanda: quanto costa? Al momento non è stato comunicato un prezzo ufficiale per la “lavatrice umana”, essendo quella mostrata all’Osaka Expo soltanto un prototipo. Il dispositivo è ancora in fase di test e sviluppo, quindi è probabile che il prezzo di vendita sarà comunicato solo in una fase successiva, in vista di una possibile commercializzazione. E dell’ingresso della macchina nelle nostre case!

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