Fonte: ANSA

Famoso tabloid inglese stronca il Lago di Como: "Ecco i 3 motivi per cui non ci tornerò mai più"

Lago di Como sotto accusa: un tabloid inglese lo stronca con tre motivi che smontano il mito della “perla del Lario”.

Pubblicato:

Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Il Lago di Como è storicamente una delle mete più amate e glamour del nostro Paese. Non a caso, è da sempre rifugio di diverse star di Hollywood, oltre ad essere una destinazione da cartolina per i turisti di tutto il mondo. Eppure, non tutti coloro che lo hanno visitato ne sono stati affascinati allo stesso modo. Anzi, un articolo apparso sul Daily Express qualche giorno fa ha messo in evidenza tre motivi per i quali una giornalista britannica ha giurato che non tornerà mai più sulle sue rive. Scopriamoli insieme.

Il Daily Express stronca il Lago di Como

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. La reporter del tabloid britannico ha raccontato il suo soggiorno Bellagio, definita la “perla del Lario”. La cittadina ha accolto la reporter con i suoi scenari spettacolari, ma l’incanto – per lei – è durato poco. Secondo il suo racconto, il borgo sarebbe rimasto vittima della sua stessa fama, gonfiata dall’enorme mole di contenuti che la riguardano che compaiono sui social network, TikTok e Instagram in particolare. La bellezza dei luoghi, ha rimarcato, è innegabile, ma la realtà quotidiana non avrebbe retto al confronto con le aspettative da cartolina.

Il primo motivo: non c’è vita notturna

Veniamo alle critiche in sé. La prima riguarda i ritmi della cittadina. Dopo il tramonto, accusa la reporter, Bellagio spegne totalmente le luci: la maggior parte dei locali chiude già alle 21.30, lasciando poco spazio a chi desidera cenare tardi o concedersi un drink serale.

Per una visitatrice abituata alla vivacità di Milano, dunque, la quiete del borgo è qualcosa di fuori dal mondo. Bellagio, accusa, appare quasi un deserto, soprattutto se confrontata con altre località lacustri come Lenno, più accoglienti anche di sera.

E qui, francamente, c’è una prima contraddizione: da un lato si è criticato il fatto che Bellagio sia “troppo turistica”, dall’altro si accusa la mancanza di movida, ignorando del tutto il fatto che il borgo sia vivibile ed estremamente slow rappresenti una delle sue caratteristiche più apprezzate.

Il secondo motivo: cibo deludente e prezzi alti

Il tabloid non ha risparmiato critiche neppure alla cucina. In un’epoca in cui la tradizione culinaria italiana finisce spesso sotto accusa da parte degli stranieri, i piatti provati dalla reporter sulle rive del Lago di Como sono da lei stati giudicati poco memorabili, offerti a prezzi eccessivi. La donna avrebbe trovato perfino un tiramisù “secco”.

Tutti elementi che hanno contribuito a stilare un bilancio negativo della sua esperienza gastronomica. Ha rimarcato anche che non sono mancati gesti gentili da parte di alcuni ristoratori, ma nell’insieme l’offerta sarebbe risultata ben al di sotto della reputazione che il Lago di Como vanta a livello internazionale. Anche qui: si tratta di una situazione generalizzata o soltanto di una serie di sfortunati eventi?

Il terzo motivo: traffico, trasporti e accessibilità

Infine, l’articolo ha sottolineato i problemi di accessibilità: il tragitto in traghetto da Como a Bellagio dura oltre due ore, e i trasporti pubblici via terra sarebbero “limitati” e “poco affidabili”. Le scalinate ripide e i vicoli acciottolati, incantevoli per chi ama camminare, possono risultare faticosi per i meno giovani o per chi ha difficoltà motorie. Un contrasto netto con la perfezione da cartolina che molti si aspettano, ma che – ancora una volta – rappresentano la caratteristica principale del luogo. Che, forse, non tutti riescono a comprendere.

più popolari su facebook nelle ultime 24 ore

vedi tutti