Salmonellosi, sai come proteggerti?

Come difendersi da questo batterio, che può aggirarsi indisturbato in cucina? Le regole sono quelle di igiene comune, con qualche accorgimento in più

26 Gennaio 2022

La salmonellosi è una infezione causata dal batterio della salmonella, che vive nell’apparato gastrointestinale di alcuni animali, principalmente pollame e maiali: per questo il principale veicolo dell’infezione umana sono alimenti come uova, carne, latte crudo e derivati. Essendo un batterio che si trasferisce sulle superfici, l’infezione può avvenire anche tramite utensili o altri alimenti manipolate da persone infette.

La salmonellosi può avere esiti più o meno gravi, le forme più comuni in Italia sono in genere benigne e si risolvono da sole nel giro di 5-7 giorni, ma l’infezione non è da sottovalutare e può portare a forme più gravi.

Come difendersi da questo batterio, che può quindi aggirarsi indisturbato nelle nostre cucine su uova e carne cruda? Le regole sono quelle di igiene comune, ma ci sono alcune accortezze aggiuntive.

La prima regola fondamentale è il lavaggio delle mani dopo aver manipolato alimenti a rischio e la detersione delle superfici con sapone e acqua calda. Occorre lavare bene anche frutta e verdura perchè possono essere contaminate da feci o da acqua infetta e va prestata grande attenzione alla cottura dei cibi, che devono essere sempre cotti uniformemente e mai al sangue se si tratta di carne di pollo o maiale.

Se le uova sono sporche di feci, pulitele con un panno carta che getterete subito e lavate poi con cura le mani: non lavate l’uovo sotto l’acqua perchè rischiate che i batteri penetrino all’interno. L’uovo non va mai rotto sul bordo del contenitore che userete per la miscelazione o la cottura e va prestata anche grande attenzione all’integrità del guscio prima dell’utilizzo.

Nessun problema per il sushi, a patto che chi lo manipola non sia infetto e usi tutte le accortezze igieniche del caso.

Per la salmonella non esiste ancora un vaccino, almeno non per le forme non tifoidee (e quindi meno gravi): in Italia la salmonella è comunque responsabile di oltre il 50% delle infezioni gastrointestinali che portano nausea, febbre, vomito e diarrea, con sintomi che appaiono fra le 6 e le 72 ore dall’ingestione del cibo contaminato. Di solito l’infezione si risolve da sola in qualche giorno, con cure domiciliari. Devono comunque prestare la massima attenzione anziani, bambini e donne incinte.

 

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