Chi era Sondra Locke, la fidanzata di Clint Eastwood

È morta a 74 anni Sondra Locke, attrice americana e compagna per 14 anni di Clint Eastwood

15 Dicembre 2018

È morta a 74 anni l’attrice Sondra Locke, uno dei volti più popolari del cinema degli anni ’80, nota alla cronaca anche per la tormentata relazione con Clint Eastwood.

L’attrice si è spenta lo scorso 3 novembre nella sua casa di Los Angeles in seguito alle complicazioni di un tumore al cervello e alle ossa, ma la notizia è stata diffusa dalla stampa solo nelle ultime ore, ovvero sei settimane dopo il decesso. Era nata il 28 maggio 1944 a Shelbyville, nel Tennessee, con il nome di Sandra Louise “Sondra” Anderson, ma per il suo debutto al cinema aveva scelto il nome d’arte di Sondra Locke.

Il primo ruolo nel film”L’urlo del silenzio”, del 1968, le valse una nomination all’Oscar, ma fu l’incontro con Clint Eastwood, nel 1975, a segnare una svolta nella sua vita e nella sua carriera. Sondra conobbe l’attore americano sul set de “Il texano dagli occhi di ghiaccio” (1976), e rimase al suo fianco per 14 anni, recitando anche nei film”L’uomo nel mirino” (1977), “Filo da torcere” (1978), “Bronco Billy” (1980), “Fai come ti pare” (1980) e “Coraggio… fatti ammazzare” (1983). All’epoca, erano una delle coppie più popolari di Hollywood.

A metà degli anni ’80 Sondra Locke si dedicò alla regia, firmando  alcune pellicole come “Ratboy” (1986), “Doppia identità” (1990) e “Fine della corsa” (1997). Recitò per l’ultima volta in “Profezie di morte” (2000), ma appare anche tra i produttori di “Knock Knock” di Eli Roth del 2015.

Suo malgrado, la Locke si è ritrovata anche al centro di una polemica per l’esito poco felice della relazione con Eastwood: nel 1989 l’attrice pose fine alla storia col compagno, accusandolo di averla tradita per anni e chiedendo gli alimenti pur non essendo sposati. Clint Eastwood, che aveva effettivamente avuto una relazione clandestina con l’assistente di volo Jacelyn Reevs, dalla quale aveva avuto anche due figli, accettò alla fine di pagarle un risarcimento di 79 milioni di dollari.  Il controverso episodio, insieme ad altri retroscena della sua vita artistica e privata, sono raccontati nell’autobiografia “The Good, the Bad, and the Very Ugly – A Hollywood Journey” (ovvero “Il buono, il cattivo e il molto brutto – Un viaggio a Hollywood”), titolo che fa il verso ad un celebre western di Sergio Leone con Clint Eastwood e che fu pubblicato nel 1997.

Fonte: Instagram

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