Una colazione continentale che si rispetti non può essere carente di uova strapazzate: molto proteiche, veloci da fare e buonissime sia da sole che accompagnate a bacon, salmone affumicato, erba cipollina o una buona spremuta d’arancia, le scrumbled eggs sono tuttavia molto insidiose nella preparazione.
Ci sono alcune regole fondamentali da seguire se si vogliono soffici al punto giusto e gustose, ma esistono anche dei trucchetti in cucina che in pochi – lo immaginiamo – conoscono… Eppure vi assicuriamo che funzionano.
Intanto sappiate che le uova strapazzate non vanno mai nella padella già calda ma serve fredda e imburrata, perché devono cuocere dolcemente. Inoltre non è consigliato mischiare tuorli e albumi nel tegame, ma prima di modo che si amalgamino in modo più completo per un risultato ottimale.
Ora che conosciamo le basi, passiamo a qualche chicca firmata Martha Stewart. La regina del menage domestico, la guru del lifestyle, l’icona della cucina ha infatti svelato una perla nella preparazione delle uova strapazzate rubata – diciamo così – allo chef newyorchese Jody Williams.
La conduttrice statunitense di origine polacche ha svelato una volta di fare le uova strapazzate usando il cosiddetto cappuccinatore, o montalatte. Vale a dire quello strumento che serve ad aerare il latte rendendolo così più voluminoso e schiumoso.
Ebbene, per avere uova strapazzate della consistenza di una nuvola vi invitiamo a tentare questa strada anti-convenzionale. Basta passare il latte nell’utensile utilizzato solitamente per rendere il cappuccino soffice e cremoso e poi versarlo insieme a tuorli ed albumi nella padella avendo cura di girare dolcemente il composto.
Ricordiamo poi che le scrumbled eggs fatte ad opera d’arte non devono essere né bavose – come una omelette – né troppo secche. Come iniziano a rapprendersi, date una mescolata e poi spegnete: se vi sembrano ancora umide, lasciatele un paio di minuti nel tegame antiaderente caldo e poi servite.