Fonte: 123rf.com

Le vedove sono più felici delle donne sposate: c'entra questa sindrome

Stando ad uno studio pubblicato sul Journal of Women’s Health, le donne single sarebbero meno esposte alla “sindrome di fragilità”

Pubblicato:

Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Per molte donne il matrimonio è vissuto come fosse il giorno più bello della propria vita, tuttavia se le future spose fossero più consapevoli della mole di stress che il fatidico sì comporta, sarebbero certamente meno entusiaste: basti pensare, infatti, che una volta sposate, le donne si ritrovano a sgobbare in case circa 7 ore in più e che spesso avere un conto corrente in comune è causa di infedeltà coniugale.

Gli effetti di un matrimonio infelice sul corpo sono molteplici, per questo motivo sia le vedove che le single possono dirsi più felici: secondo una ricerca apparsa sul Journal of Women’s Health, le donne single sarebbero meno esposte alla “sindrome di fragilità”, almeno in Veneto!

Questo è quanto hanno scoperto i ricercatori delll’Istituto di Neuroscienze e dell’Università di Padova con a capo la dottoressa Caterina Trevisan dopo quattro anni di indagini su 1.887 persone over 65 residenti tra Rovigo e Camposampiero e facenti parte del “Progetto Veneto Anziani”.

Il rischio maggiore per le mogli, dicevamo, è quello di sviluppare la cosiddetta “sindrome della fragilità”: per chi non ha un marito di cui occuparsi cala al 23% la possibilità di invecchiare manifestando deficit psico-fisici.

“Spesso sono proprio le donne – ha spiegato la dottoressa a capo dello studio italiano –  a gestire tutte le incombenze domestiche agevolando la vita dei propri compagni facendo trovare loro il pasto in tavola e garantendo un’assistenza continua al partner, visto che spesso l’uomo ha qualche anno in più di loro. Il risultato è che le donne sposate sono più stressate delle vedove. Mentre i maschi, almeno fino a quando hanno accanto la moglie, hanno una qualità della vita migliore”.

Dunque, portare avanti un matrimonio non è sempre un percorso facile. Le liti familiari, le faccende domestiche e i problemi economici possono mettere a dura prova anche le relazioni più solide. Tuttavia, secondo uno studio condotto dal dipartimento di Geriatria dell’Università di Padova e pubblicato sul “Journal of Women Health”, sembra che le donne riescano ad affrontare meglio la perdita del coniuge rispetto agli uomini, e addirittura a essere più felici delle loro controparti sposate.

Durante la ricerca, sono state analizzate le abitudini quotidiane di un gruppo di persone over 65, divise tra sposati, non sposati e vedovi, per un periodo di quattro anni e mezzo. I risultati hanno rivelato una differenza significativa tra le donne rimaste vedove e quelle ancora sposate. Le vedove, trovandosi senza le responsabilità familiari e senza un coniuge da assistere quotidianamente, hanno sperimentato una sensazione di maggiore libertà e sollevazione.

Contrariamente agli uomini, che spesso si sentono persi e spaesati quando perdono la moglie e subiscono un calo di energia e di peso, le donne sembrano affrontare la vecchiaia con maggiore serenità. Le vedove, in particolare, emergono come le più forti: affrontano la debolezza e la depressione con determinazione e vivono una vita più lunga e soddisfacente.

Uno dei fattori che contribuiscono alla felicità delle vedove è il mantenimento dei legami familiari. Nonostante spesso siano considerate come svolgenti un ruolo secondario nella società, le donne hanno dimostrato di avere una rete sociale solida e curata nel corso degli anni di matrimonio.

In conclusione, questo studio evidenzia come le donne, nonostante l’esperienza terribile della perdita del coniuge, riescano ad adattarsi meglio alla nuova situazione e a trovare una nuova forma di felicità. La ricerca potrebbe avere importanti implicazioni per la comprensione del benessere delle donne anziane e per lo sviluppo di strategie di supporto mirate.

 

più popolari su facebook nelle ultime 24 ore

vedi tutti