Visitare il Pantheon e scoprire la magia del buco e dell'effetto camino

La cupola del Pantheon custodisce da sempre non solo il mistero e il fascino di civiltà passate, ma anche una magica architettura che, nonostante il buco in cima, lascia la pioggia fuori

11 Febbraio 2016
Fonte: pixabay

Il Pantheon è uno dei simboli storici più belli di Roma, forse quello che racconta meglio la storia di una civiltà indiscussa e intramontabile. La cupola, in particolare, è il punto fondamentale dell’intero edifico.

La cupola rappresenta, infatti, l’elemento architettonico principale dell’edificio, perché sorregge l’intera struttura grazie alla sua forma semisferica e al materiale utilizzato, che diventa sempre più leggero man mano che arriva alla sommità che culmina in un buco.

Il buco, definito anche occhio, ha una larghezza di 9 metri per diametro ed è circondato da una cornice in bronzo con dei tegoloni, che si protendono fino all’interno. Il buco del Pantheon è il foro che da luce alla torre. La luce del sole, infatti, passando dall’occhio è in grado di illuminare le pareti, ricreando uno spazio illuminato, lungo la base davvero sorprendente.

Perché il Pantheon ha il buco

Il Pantheon è dotato di un buco nella sommità della cupola, per varie ragione tecniche e religiose. Innanzitutto, il peso sopportato dalla cupola è davvero impressionante e per sostenere tale carico, fu necessario utilizzare molto calcestruzzo. Man mano che ci si avvicinava alla sommità era necessario però alleggerire il peso, quindi furono utilizzati materiali via via più leggeri.

Inoltre, nell’immaginario di Adriano ciò che si voleva ricreare era un monumento che in tutto ricordasse il globo terrestre e gli altri pianeti del sistema solare, ma era pur sempre un’opera rivolta a tutti gli dei. Ebbene, questo foro rappresentava l’occhio attraverso cui le divinità potevano vegliare sugli esseri umani.

Quest’idea della forza divina è rafforzata dalla luce che entra prepotente all’interno dell’edificio. Il buco del Pantheon contribuisce a donare alla struttura, quella maestosità e supremazia, che i nostri avi rivendicavano agli dei.

Tra le cupole più grandi al mondo, supera finanche quella di San Pietro e di Brunelleschi a Firenze, rappresenta uno spettacolo architettonico assolutamente da non perdere. Inoltre tutti i visitatori hanno la possibilità di visitarla in qualsiasi periodo dell’anno in modo del tutto gratuito.

Pantheon e la pioggia

Molti si chiedono se da questo foro entri dell’acqua quando piove e come bisogna comportarsi in tale eventualità. La risposta è no: l’acqua non entra grazie all’architettura della cupola, che garantisce la discesa della pioggia lungo le curve laterali della cupola semisferica. In più il calore originato dall’interno tende ad andare verso l’alto e questa corrente generata non permette alla pioggia di entrare.

All’interno del Pantheon non piove grazie all’effetto camino, conosciuto anche agli antichi romani, che come pochi sapranno già conoscevano molte regole, note solo grazie alla fisica moderna. Un tempo, le candele che venivano accese nei luoghi di culto erano davvero tante, così tante da creare un’atmosfera piuttosto calda e soffocante. Questo generava una corrente di aria calda, che naturalmente, tendeva verso il soffitto.

In caso di pioggia, quindi, la corrente calda si scontra con l’acqua e la nebulizzava, annullandone l’entrata. Oggi quando all’interno del Pantheon c’è molto calore, magari scaturito dalla presenza di troppe persone, si ripete il medesimo effetto camino.

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