Albero di Natale vero, non buttarlo e mangialo: non è una follia

A Natale siamo abituati a mangiare di tutto, ma davvero di tutto: e allora perché non mettere in tavola anche l'albero di Natale?

Pubblicato:

Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Durante le recenti festività natalizie, molti di noi hanno sperimentato una vasta gamma di piatti, dalle classiche ricette tradizionali a qualche novità esotica che ha aggiunto un tocco di fascino alle tavole festive. Tuttavia, una tendenza sorprendente ha catturato l’attenzione di coloro che cercano un approccio alternativo alla gastronomia natalizia: mangiare l’albero di Natale!

Come trasformare l’albero di Natale in ricetta

Iniziamo dalla base: sebbene negli ultimi anni la preferenza sia stata per alberi di Natale artificiali, duraturi e riciclabili, c’è ancora una vasta fetta di persone che opta per gli abeti naturali. Ed è qui che entra in gioco la nuova dieta a base di albero di Natale.

A quanto pare, l’albero di Natale può diventare una risorsa commestibile ricca di vitamina C, soprattutto se è biologico e privo di trattamenti chimici. Questa pratica non solo aggiunge un tocco di originalità alle feste, ma può anche contribuire a una maggiore sostenibilità ambientale.

Il capostipite di questa eccentrica idea è René Redzepi, chef del rinomato ristorante Noma di Copenhagen, insignito di tre stelle Michelin e considerato uno dei migliori al mondo. Secondo Redzepi, gli alberi di Natale possono essere utilizzati in modo versatile. I loro rami possono aromatizzare le salamoie, conferire un tocco speciale alle uova, patate e verdure, e persino essere utilizzati per preparare tisane o infusi di gin. La carbonizzazione dei rami e degli aghi può addirittura produrre una polvere aromatica unica e totalmente commestibile.

Naturalmente, prima di intraprendere questa avventura culinaria, è essenziale rimuovere tutte le decorazioni dall’albero, poiché palline, luci e addobbi non sono certo indicati per il consumo umano. Forse il prossimo Natale vedrà molti di noi guardare l’albero con occhi diversi, immaginando non solo le luci scintillanti, ma anche il potenziale culinario che si nasconde tra i suoi rami?

Converti l’albero in nutrienti per il giardino

Se l’idea di mangiare il vostro albero di Natale non vi fa venire l’acquolina in bocca, ci sono altri modi per non trasformare l’albero in un rifiuto, bensì in una risorsa utile all’ambiente. Buttare l’abete come rifiuto organico sembrerebbe l’opzione più semplice e veloce, ma si tratta di uno spreco, che dobbiamo evitare. Un’idea potrebbe essere di riportarlo dal vivaio dove lo abbiamo acquistato prima di Natale, affinché possa essere ripiantato nel terreno, ma il commerciante potrebbe non essere d’accordo o avere lo spazio per farlo, allora un modo semplice per dare nuova vita al nostro albero di Natale, è trasformarlo in pacciame utile per il nostro giardino e le nostre piante.

Il pacciame è uno strato di materiale organico o inorganico che viene posizionato sulla superficie del terreno attorno alle piante, serve per trattenere l’umidità nel terreno, impedire la crescita di erbacce, mantenere fresca la terra, proteggere dalle gelate invernali e dal caldo torrido dell’estate, tutto questo in modo naturale e senza inquinare.

Per trasformare l’abete in pacciame possiamo rivolgerci a dei professionisti specializzati oppure adoperarci per autoprodurlo, utilizzando un trituratore per piante, per macinare scarti vegetali duri,  come rami o pezzi di corteccia, e morbidi, come le foglie.

Trasforma l’albero in un rifugio per animali

Un’altra soluzione ecologica. Anche se non abbiamo intenzione di ri-piantare l’albero di Natale, possiamo comunque trasferirlo nel giardino o nell’orto, posizionandolo orizzontalmente, intero o tagliato in più pezzi, in questo modo diventerà un rifugio e una mangiatoia naturale per insetti, uccelli e altri piccoli animali come ricci o scoiattoli. Troveranno tra i rami del nostro abete un riparo dal freddo invernale e qualche gustoso boccone.

Il procedimento è semplice: ancoriamo l’albero al terreno (preferibilmente in un luogo non troppo vicino ai passaggi per non spaventare gli animali) e lasciamo qualche “snack” tra i rami, come chicchi di mais, pezzetti di frutta o semi, per deliziare i nostri ospiti.

Dona l’albero a un’organizzazione

Ultima soluzione, ma non per importanza, è quella di scegliere una delle molte organizzazioni e strutture che, alla fine del periodo natalizio, raccolgono gli alberi veri e li riciclano. La ricerca è piuttosto semplice, basta fare una veloce ricerca sul web per trovare qualche informazione utile. Solitamente, i rifugi e i santuari per animali raccolgono gli alberi che non servono più e li riutilizzano come arricchimento ambientale naturale.

 

più popolari su facebook nelle ultime 24 ore

vedi tutti