Durante le feste di Natale abbiamo portato in tavola di tutto, a partire dalle grandi ricette della tradizione fino a qualche novità esotica che ha sempre il suo fascino e riesce a far scena. Arriva però una nuova tendenza: quella di mangiare anche l’albero di Natale! Non credete che possa esistere chi fa qualcosa del genere? Ebbene, vi dimostreremo che dovrete ricredervi!
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. È vero che la tendenza degli ultimi anni è quella di utilizzare alberi di Natale di plastica, resina o altre materie durature, al fine di riciclarlo ogni anno. Tuttavia, una vasta marea di persone fa ancora uso degli abeti naturali… Ed è proprio a costoro che si rivolgono gli ideatori di una dieta a base di “albero di Natale”.
A quanto pare, infatti, il nostro addobbo preferito può essere mangiato praticamente tutto e, inoltre, è ricco di vitamina C. Senza contare che mangiarlo invece di buttarlo via può avere anche dei risvolti ecologici per chi è più attento alla salute del pianeta.
Praticamente, se l’albero che abbiamo utilizzato è biologico e non lo abbiamo infarcito di spray vari o vernici artificiali, è possibile riutilizzarlo portandolo in tavola, trasformandolo praticamente in qualsiasi cosa.
Ma a chi è venuta in mente un’idea che sembra tanto folle? Si tratta di René Redzepi, chef del Noma di Copenhagen, ristorante a tre stelle Michelin considerato da molti il migliore del mondo. Esiste a riguardo anche un libro uscito un paio di anni fa e intitolato “How to Eat your Christmas Tree“, scritto da Julia Geogallis, nota influencer del settore food
Ebbene, secondo lo chef, è possibile utilizzare l’abete natalizio un po’ come si fa con il rosmarino che, manco a dirlo, va praticamente su tutto. Con i suoi rami possono essere aromatizzate le salamoie, può essere dato un tocco in più alle uova, alle patate o alle verdure… può addirittura essere infuso per preparare una tisana o addirittura del gin.
Ma non solo. Carbonizzando i rami e gli aghi dell’albero, è possibile creare una polvere aromatica molto caratteristica e commestibile al 100%.
Insomma… gli spunti non mancano di certo! Ovviamente, prima di “cucinare” il nostro albero di Natale, dobbiamo avere l’accortezza di rimuovere palline, luci e addobbi. Quelli sarebbero davvero indigesti!