In poco più di un anno si è guadagnato il titolo di gatto alpinista e, in effetti, il suo spirito d’avventura farebbe invidia ai più viaggiatori navigati . Lui si chiama Bounty e solo un anno e quattro mesi fa circa è stato salvato dalla sua attuale padrona prima di finire in un gattile. E se Doina – così si chiama la donna – pensava di ritrovarsi un micio che le avrebbe fatto compagnia a casa, beh, si è presto resa conto dell’intraprendenza del felino.

Insieme, infatti, Bounty e Doina hanno già compiuto diverse escursioni in quota e non solo, l’ultima delle quali, in ordine di tempo, li ha portati in vetta alla Grignetta. La montagna si trova nel comune di Mandello sul Lario, fa parte del massiccio delle Grigne e la sua cima svetta a 2177 metri sul livello del mare. Accoccolato in uno speciale zainetto realizzato dalla stessa proprietaria, il micio è arrivato alla meta senza lamentarsi, posando anche per l’ormai tradizionale selfie di rito destinato a Facebook.

Un vero e proprio escursionista che ora, grazie alla creatività di Doina, può viaggiare senza problemi alla scoperta di nuovi paesaggi alpini. “Era tranquillo – ha raccontato a Repubblica.it la donna, che abita nel Lecchese – ha apprezzato molto”. Avuto dalla precedente padrona che aveva intenzione di affidarlo a un gattile, Bounty è ormai un collaudato viaggiatore. Alle spalle ha già, per esempio, un itinerario di oltre un mese nel quale ha accompagnato Doina sulla due ruote a Matera e poi, in treno, fino a Gallipoli.

Dopo una certa agitazione e irrequietezza iniziali, il gatto ha poi preso le misure di una nuova vita adattandosi perfettamente allo stile della nuova proprietaria. Così, mentre Doina macinava chilometri pedalando, Bounty ha iniziato a godersi il viaggio. E ogni avventura è puntualmente testimoniata sui social, come in un diario di bordo che, spiega Doina, intende raccontare alle persone il rapporto speciale che può nascere con un felino.