British Museum, 10 opere da non perdere al museo di Londra

Le opere del British Museum di Londra sono davvero molte, ecco una guida alle 10 opere imperdibili presenti al suo interno

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Dire che le opere del British Museum di Londra sono semplici pezzi da collezione potrebbe sembrare riduttivo e, per certi tratti, anche banale. Sono molto di più: hanno segnato la storia dell’umanità. Sono tantissime e per visitarle tutte non basterebbe una intera giornata. Per questo è necessario sapere quali sono le 10 opere imperdibili esposte al British Museum di Londra, in modo tale da poter ottimizzare il proprio tempo. Innanzitutto non si potrà non ammirare la stele di Rosetta, dedicata al faraone Tolomeo V e scoperta dall’egittologo francese Jean Francois Champollion. L’opera si trova nella sala 4, al pianterreno.

Per rimanere in tema Egitto, sempre nella sala 4, si trova l’imponente Busto di Ramses II. Con i suoi sette metri e mezzo di altezza e le oltre sette tonnellate di peso l’opera lascerà a bocca aperta tutti i turisti.
Proseguendo nella visita, nella sala 6, sono esposte due sculture raffiguranti dei leoni alati con la testa d’uomo, che, in passato, avevano la funzione di avamposti dell’impero assiro.
Comunque, se il colpo d’occhio non fosse sufficiente, sicuramente nella sala 17 resterete impressionati nel contemplare la ricostruzione della facciata e dei fregi del tempio ionico dedicato alle Nereidi.

Data la grande importanza dei templi greci nella corso della storia, tra le opere del British Museum di Londra si potrà ammirare anche la statua di Apollo risalente al secondo secolo a.c. L’opera al momento del ritrovamento era distrutta in 121 pezzi ma, oggi, grazie al grande lavoro svolto, può essere ammirata nella sua quasi completezza. Subito nella sala successiva è, invece, esposta la statua di Afrodite accovacciata, più conosciuta come la versione di Lely. Inoltre, per gli appassionati della tradizione egizia si potrà ammirare una vasta collezione di mummie, maschere funerarie e sarcofagi nelle sale 62 e 63.

Infine, siccome la cultura egizia ha lasciato un numero elevatissimo di reperti storici, perfettamente conservati, all’umanità, si potrà anche osservare il feretro dorato della tomba di Henutmehyt, una importante sacerdotessa di Tebano, e, nella sala 64, i suggestivi resti perfettamente intatti della Mummia di Ginger, così soprannominata per via dei suoi capelli rossi. Inoltre, fra le molte opere del British Museum di Londra, è impossibile non visitare la statua megalitica di Hoa Hokananai’a dell’Isola di Pasqua, situata nella sala 24.

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