Fonte: ANSA

Il borgo siciliano che ha conquistato il Guardian: perché tutti ora vogliono andarci

Silenzioso, antico e autentico: questo borgo siciliano è finito sul Guardian e sta diventando la meta più desiderata del momento.

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

L’Italia è bellissima, la Sicilia è fantastica. E ci sono luoghi che non hanno bisogno di effetti speciali per essere amati: basta un vicolo, un campanile, un panorama che sembra dipinto e una storia che ha il profumo della pietra antica. E poi ci sono borghi che, quasi senza accorgersene, finiscono sulle pagine dei giornali internazionali e diventano improvvisamente mete desiderate, fotografate, in cima ai trend di Google e salvati sui video di TikTok. È quello che sta succedendo a un borgo siciliano che ha conquistato il Guardian e ora fa parlare di sé come una delle destinazioni più affascinanti (e inaspettate) d’Italia.

Il borgo siciliano che ha conquistato il Guardian: dove si trova questo gioiello nascosto

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Il borgo in questione si chiama Gangi e si trova nel cuore delle Madonie in provincia di Palermo, molto lontano dal turismo caotico delle coste e dalle rotte più prevedibili delle grandi città.

È un comune che conta poco più di seimila abitanti, arroccato a oltre mille metri di altitudine, circondato da paesaggi che cambiano colore con le stagioni e che i lettori del Guardian hanno definito “autentici, sorprendenti e poetici”.

Il quotidiano britannico ha dunque inserito Gangi tra le gemme italiane meno conosciute ma imperdibili, grazie anche ai racconti di chi ha percorso la suggestiva “Via dei Frati”, un cammino di 166 chilometri che collega Caltanissetta a Cefalù e che attraversa proprio il borgo. Secondo le testimonianze raccolte, Gangi non conquista con un immediato effetto wow, ma con quel tipo di emozione che cresce lentamente e resta.

Tra leggende, pietra antica e un’atmosfera fuori dal tempo: perché si tratta di una perla nascosta

La storia di Gangi ha radici profonde, che sfumano nella leggenda, dato che alcuni studiosi identificano il borgo con l’antica città cretese di Engyon. Ma la parte più affascinante è quella che si vede ancora oggi: case in pietra a gradoni, vicoli stretti, piazzette intime e un centro storico medievale perfettamente conservato. Una formula che conquista praticamente tutti.

Passeggiando lungo Corso Giuseppe Fedele Vitale, si possono trovare chiese, palazzi nobiliari, botteghe artigiane, balconi fioriti e portali scolpiti. La Chiesa Madre custodisce opere preziose, ma anche una delle curiosità più stupefacenti (e un po’ macabre) d’Italia: una cripta con oltre cento mummie di sacerdoti del XVIII e XIX secolo.

Perché ora tutti vogliono andare a Gangi

Negli ultimi anni il borgo di Gangi ha visto una vera e propria rinascita: nel 2014 ha ottenuto il titolo di “Borgo dei Borghi”, mentre iniziative come il progetto delle case a un euro hanno attirato nuovi residenti, curiosi e creativi.

E poi è arrivato l’articolo del Guardian, che si è trasformato in quella scintilla che trasforma un luogo speciale ma poco conosciuto in una meta dei desideri. Oggi Gangi è una promessa per chi cerca qualcosa di più del solito viaggio: autenticità, silenzio, storia, vita lenta, bellezza non ritoccata. È il tipo di posto dove il tempo non si perde: si ritrova. E dove il mondo intero sembra finalmente interessato ad andare!

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