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Chi era Jimmy Snuka detto "Jimmy Superfly"

E' morto a 73 anni uno dei più noti lottatori del wrestling anni 80: la sua vita tra vittorie ed un'accusa di omicidio

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Il wrestler americano Jimmy Reither “Superfly” Snuka -nome d’arte di James Wiley Smith– è  morto a 73 anni domenica 15 gennaio dopo una lotta contro il cancro allo stomaco, era uno dei grandissimi della WWE durante gli anni ’80 e nel 1996 è stato inserito nella World Wrestling Entertainment Hall of Fame.

La notizia della morte è stata diffusa dalla figlia Tamina, anch’essa lottatrice, tramite una commovente foto pubblicata su Instagram in cui stringe la mano del padre in punto di morte. Non sono mancati i messaggi di cordoglio da parte dei grandi del wrestling; anche l’attore e wrestler Dwayne Johnson “The Rock” ha fatto le sue condoglianze alla famiglia di Superfly su Twitter.

La nascita del soprannome “Superfly”

La fama del giovane Jimmy Snuka (allora si faceva chiamare Jimmy Kealoha) nasce e cresce sui ring hawaiani del circuito del NWA Pacific Northwest vincendo ben sei titoli di “Heavyweight Champion” nella prima metà degli anni ’70, cambiò il nome in Jimmy Snuka e approdò negli anni ’80 al massimo circuito mondiale, la WWE (allora ancora WWF: World Wrestling Federation)

Il soprannome gli viene dato dopo aver dimostrato sul ring le sue spettacolari acrobazie aeree, ingrediente principale delle sue mosse finali, una su tutte la “Superfly Splash“. Il suo look hawaiano combinato al suo fisico imponente e al modo di combattere sorprendentemente acrobatico gli valsero numerosi titoli tra i pesi massimi e i “tag team“.

L’accusa di omicidio di Nancy Argentino

Il nome di Jimmy Snuka è legato anche ad un episodio di cronaca nera degli anni ’80. Snuka, infatti, fece ricoverare la compagna Nancy Argentino il 10 maggio del 1983 con gravi lesioni al cranio che vennero imputate al wrestler. Nancy Argentino morì in ospedale e il wrestler fu indagato e dichiarato colpevole di omicidio.

Il processo decretò che Snuka avrebbe dovuto risarcire la famiglia della ex-compagna per la somma di 500 mila dollari che il lottatore si dichiarò finanziariamente impossibilitato a pagare. Jimmy Snuka venne arrestato per omicidio solo nel settembre del 2015 e per il wrestler, già malato di cancro allo stomaco, iniziò una doppia lotta con la vita e con la legge.

Gli ultimi anni: tra demenza senile, cancro e accusa di omicidio

Jimmy Snuka non si presentò al processo per l’omicidio della Argentino il 21 settembre del 2015 perché il suo avvocato lo dichiarò affetto da una demenza senile provocata dalle numerose lesioni subite durante gli anni da lottatore e di conseguenza impossibilitato persino a sottoporsi a un processo.

La moglie di Snuka, inoltre, ha fatto recentemente causa alla WWE con l’accusa di provocare lesioni neurologiche a lungo termine ai wrestler. Solo la scomparsa di Jimmy ha posto fine alla vicenda dell’omicidio di Nancy Argentino, una pagina di cronaca che rimarrà probabilmente avvolta nell’incertezza.

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