Chi ha inventato il termometro?

Ci sono molti italiani dietro la versione moderna del termometro.

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In tempi di Covid-19 e con l’influenza alle porte, il termometro è ormai uno degli oggetti più comuni del nostro quotidiano. L’evoluzione tecnologica ha portato allo sviluppo di dispositivi a raggi infrarossi che hanno sostituito i vecchi modelli. Dal termoscopio al dispositivo di Galileo, dal termometro a mercurio fino a quello digitale, la ricerca non si è mai fermata. Ma qual è la storia del termometro?

Il primo esempio di quello che sarebbe diventato lo strumento per misurare la temperatura come lo conosciamo oggi risale al III secolo a.C.. A realizzarlo fu il fisico greco Filone di Bisanzio che gli diede il nome di termoscopio e funzionava ad aria sfruttandone la variazione di densità. Ma è l’invenzione galileiana a poter essere considerata a tutti gli effetti antenato del nostro termometro.

Lo strumento di Galileo Galilei sfruttava l’acqua contenuta in un’ampolla con un cannula da riscaldare tra le mani. Come spiega focus.it, lo strumento andava poi immerso in un recipiente con dell’acqua. A quel punto, la compressione dell’aria una volta tolta la mano faceva variare il livello dell’acqua a seconda del calore. Non vi erano, però, indicazioni numeriche ma il salire o lo scendere dell’acqua indicava aumento o diminuzione dei gradi.

A introdurre una scala numerica fu per primo Santorio Santorio, medico vissuto tra il XVI e il XVII secolo. Basandosi su uno strumento ad aria analogo a quello di galilei, aggiunge una graduazione che rendesse il dispositivo adatto a uso medico. La svolta si registrò, quindi, nel secolo successivo, sempre a opera di un team italiano che lavorava a Firenze. Qui venne ideato il cosiddetto termometro galileiano, che sfruttava la densità e il volume dell’alcol per determinare la temperatura.

Anche Fahrenheit (da cui il nome dell’omonima scala) elaborò una propria versione del termometro sempre contenente alcol. Questo fu, in seguito, sostituito dal mercurio. In tutti i casi visti, si trattava sempre di strumentazioni di grandi dimensioni. Il primo modello di quello che possiamo considerare lo strumento moderno con cui misuriamo la temperatura corporea risale al 1866.

Fu allora, infatti, che il medico e fisico inglese Sir Thomas Clifford Allbutt mise a punto un dispositivo clinico in formato tascabile. La ricerca per rendere il termometro sempre più agile e comodo da trasportare non si è mai fermata arrivando ai modelli digitali e al termoscanner.

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