In Italia sono conosciute come chiacchiere, bugie, frappe e ancora crostoli, fiocchetti, lattughe, crespelle o meraviglie. Sì, quest’ultimo è certamente il nome più azzeccato considerando quanto sono buoni questi tipici dolci di Carnevale fritti nell’olio, fragranti e arricchiti da una leggera spolverata di zucchero a velo o da un po’ di cioccolato fuso sopra.

Avete già l’acquolina in bocca ma non sapete da dove partire? Sbagliare le chiacchiere è piuttosto comune, ma ci sono alcuni trucchi che possono facilitare la preparazione e assicurare la buona riuscita.

Al di là della ricetta, facilmente reperibile online, la prima decisione che siete portati a prendere è sul tipo di farina: forte o debole? Con una farina forte il prodotto andrà lavorato di più e il risultato sarà più morbido; al contrario con una farina debole, che cioè contiene poco glutine, si arriverà ad avere chiacchiere più friabili e croccanti.

Il secondo trucchetto ha a che fare con lo spessore della pasta: deve essere sempre uniforme, pena la non uniformità nella cottura: per avere frappe croccanti e piene di bolle, il consiglio è di ripiegare la pasta su se stessa e poi ripassarla nella macchina più volte per stenderla alla perfezione. Il risultato sarà lo stesso anche usando il mattarello.

Nota dolente è la scelta dell’olio in cui immergere i dolci di Carnevale: se molti usano l’olio d’oliva per un risultato più salutare, il consiglio degli esperti è quello di preferire l’olio di arachidi – neutro anche nell’odore – che eviterà di appesantire le chiacchiere.

E qual è la temperatura perfetta per friggere le frappe? Da manuale bisogna aspettare che l’olio arrivi a 176°C ma se non avete un termometro alimentare, provate a immergere nella casseruola un pezzetto di pasta: qualora risalisse immediatamente su, allora potete procedere con la frittura, se resta sul fondo significa che l’olio è ancora freddo.

Come iniziate a friggere, fate attenzione a girare le chiacchiere una volta che si formano le prime bolle d’aria; infine è bene cambiare l’olio a metà del processo per evitare che scenda di temperatura e che i residui di frittura brucino rovinando il liquido di cottura.