Come conservare l'impasto per la pizza per il giorno dopo

Avete preparato troppo impasto per la pizza e vi state chiedendo come conservarlo per il giorno dopo? Scopriamo insieme come fare

18 Aprile 2023
Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Fonte: 123RF

Se ami la pizza fatta in casa ma ti ritrovi spesso ad aver preparato troppo impasto rispetto a quello di cui hai bisogno, sei nel posto giusto! Una delle sfide più comuni per gli amanti della pizza fatta in casa è sapere come conservare correttamente l’impasto in eccesso.

Con la giusta tecnica di conservazione, si può tranquillamente evitare che esso diventi secco, duro o perda la sua consistenza ideale. E magari gustarci un’ottima pizza (napoletana, romana o in teglia che sia), anche a casa. Ma farlo è molto utile anche per ridurre gli sprechi.

In questo articolo, andremo quindi a scoprire alcuni preziosi consigli su come conservare l’impasto per la pizza per il giorno dopo, in modo da poter gustare una deliziosa pizza fatta in casa ogni volta che lo desideriamo. Andiamo a scoprire insieme tutto ciò che c’è da sapere.

Lievitazione e maturazione dell’impasto per la pizza: le differenze

Partiamo con il dire che bisogna comprendere la differenza tra lievitazione e maturazione dell’impasto per la pizza. Sono spesso due termini confusi e utilizzati come sinonimi, ma si tratta in realtà di due processi distinti.

La lievitazione è il processo in cui il lievito, un fungo presente nell’impasto, converte gli zuccheri in anidride carbonica e alcol etilico. Questo meccanismo fa sì che la massa dell’impasto cresca, a causa della formazione di bolle di gas. Si tratta quindi del processo che conferisce alla pizza la sua leggerezza e sofficità.

D’altra parte, la maturazione dell’impasto avviene dopo la lievitazione. Consiste nella formazione della pasta e della maglia glutinica, attraverso la trasformazione delle proteine della farina, appunto, in glutine. Durante la maturazione, le strutture più complesse come proteine, amidi e grassi vengono scomposte progressivamente in elementi più semplici, contribuendo a sviluppare il sapore e la consistenza dell’impasto.

Quindi, mentre la lievitazione si riferisce principalmente alla produzione di gas dall’attività del lievito, la maturazione riguarda la trasformazione chimica e strutturale dell’impasto nel corso del tempo.

Entrambi i processi sono importanti per ottenere una pizza perfetta, con la giusta consistenza, sapore e struttura. Comprendere la differenza tra lievitazione e maturazione può aiutarti a gestire l’impasto per la tua pizza in teglia fatta in casa in modo più consapevole e ottenere risultati deliziosi.

Per far lievitare e maturare correttamente l’impasto per la pizza, è importante seguire alcune semplici ma importanti pratiche. Per la lievitazione, lascia l’impasto coperto in un luogo caldo e privo di correnti d’aria per consentire al lievito di svolgere la sua attività e far gonfiare la massa. Il tempo di lievitazione dipenderà dal tipo di lievito usato e dalla ricetta che stai seguendo. Per quanto riguarda la maturazione, basta lasciare l’impasto coperto in frigorifero per un periodo di tempo più lungo, anche durante la notte.

Impasto per pizza: come conservarlo per il giorno dopo

Se ti ritrovi con un impasto per la pizza in eccesso, ci sono diverse opzioni per conservarlo per il giorno dopo o oltre. Se l’impasto non è ancora stato condito, puoi conservarlo in frigorifero o, ancora meglio, in congelatore. Si tratta del modo migliore per non farlo asciugare, né fargli perdere consistenza.

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Se la pizza è già stata farcita con il pomodoro e altri ingredienti, dovrai precuocerla nel forno statico prima di conservarla. Puoi farla cuocere per circa 5 minuti a 200°C, in modo che il pomodoro si asciughi leggermente e l’impasto si rafforzi. Dopo la precottura, puoi conservare la pizza in frigorifero o nel congelatore.

Dove si conserva l’impasto della pizza?

Sì, ma dove si conserva l’impasto della pizza? La risposta dipende dalla durata di conservazione desiderata. Se hai bisogno di rimandare la preparazione della pizza solo per poche ore, puoi conservare l’impasto a riposo a temperatura ambiente. Basta metterlo in una ciotola e coprirlo con della pellicola trasparente per alimenti o con un canovaccio bagnato per mantenerlo umido e prevenire la formazione di crosta in superficie.

Se devi invece conservare l’impasto per il giorno dopo o per un paio di giorni, puoi semplicemente riporlo in frigorifero. Mettilo in un contenitore ermetico o coprilo con della pellicola trasparente e conservalo nel frigorifero per un massimo di 48 ore. Assicurati di controllarlo sempre prima dell’uso, al fine di assicurarti che non abbia assorbito odori indesiderati dall’interno dell’elettrodomestico.

Se, invece, hai bisogno di conservare l’impasto per la pizza per un periodo più lungo, come più di tre giorni o anche una settimana, dovrai optare per la conservazione nel congelatore. In questo caso bisogna mettere l’impasto in un contenitore ermetico o avvolgerlo bene in pellicola trasparente o alluminio, quindi riporlo in freezer. L’impasto congelato può conservarsi per diverse settimane o anche mesi, a seconda della qualità dell’impasto e delle condizioni di conservazione. Ricorda di etichettare chiaramente l’impasto con la data di conservazione prima di riporlo in frigorifero o nel congelatore, in modo da poterlo trovare correttamente quando ne avrai bisogno, senza paura di sbagliare.

Come conservare gli impasti prima e dopo la lievitazione

Fin qui sembra tutto chiaro. Ma come fare a conservare gli impasti prima e dopo la lievitazione? Se hai bisogno di conservare gli impasti per la pizza già pronti per la lievitazione ma non ancora lievitati, il modo migliore è congelarli. Una volta che hai dato la forma desiderata alla massa, disponi i panetti ottenuti su una teglia rivestita con carta forno, facendo attenzione a distanziarli bene l’uno dall’altro.

Coprili con un foglio di alluminio per alimenti e mettili in freezer per congelarli. Una volta che saranno induriti, puoi trasferirli nei classici sacchetti per alimenti per garantirti una conservazione più lunga. Quando poi vorrai utilizzare gli impasti congelati, preleva la quantità necessaria e lasciala lievitare a temperatura ambiente per almeno 4 o 5 ore, in modo che si scongeli e completi l’ultima fase della lievitazione prima della cottura.

Se invece hai impasti che sono già lievitati e hai bisogno di conservarli per un breve periodo di tempo, come poche ore, puoi tenerli a temperatura ambiente, coperti con della pellicola trasparente in una ciotola. Tuttavia, se hai bisogno di conservarli per un periodo più lungo, è consigliabile utilizzare ancora il freezer. Metti l’impasto in un contenitore ermetico o coprilo con della pellicola trasparente e conservalo in congelatore con le stesse regole già viste per gli impasti non lievitati.

Seguendo queste indicazioni, potrai conservare gli impasti prima e dopo la lievitazione in modo appropriato, con la garanzia che siano pronti per la cottura quando ne avrai bisogno.

In conclusione, la conservazione corretta dell’impasto della pizza e di altri tipi di prodotti da forno è essenziale per garantire risultati deliziosi e di qualità quando si prepara la nostra ricetta preferita. Tenendo conto della durata della conservazione necessaria, è possibile scegliere tra diverse opzioni grazie alle quali evitare gli sprechi!

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