COVID resta su questi cibi fino a 7 giorni: lavali o cuocili

Attenzione a fare la spesa: uno studio rivela quali alimenti possono conservare tracce del Coronavirus anche per una settimana.

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La stagione invernale sta portando con sé l’ondata influenzale prevista e l’influenza di stagione va ad aggiungersi al Coronavirus, che continua a circolare. Proprio per questo motivo, gli studi sul Covid19 continuano incessantemente al fine di conoscerlo meglio e migliorare le tecniche per ridurre il contagio. Restano, ovviamente, sempre valide tutte le buone – anzi buonissime – pratiche, che abbiamo imparato a seguire in questi mesi. È importante, infatti, non abbassare mai la guardia, continuando a indossare la mascherina nei luoghi più affollati e quando il buon senso che lo suggerisce.

Insieme al vaccino, che ha dimostrato di scongiurare le forme più gravi dell’infezione, è bene igienizzare con cura le mani e, per quanto possibile, mantenere il distanziamento sociale. Indipendentemente dai sintomi, infatti, la via principale di contagio è proprio il contatto ravvicinato con persone infette. Tuttavia non dobbiamo pensare solo ai droplets che potrebbero raggiungerci direttamente: anche le superfici e il cibo, infatti, possono essere veicolo di contagio.

Proprio su quest’ultimo si è concentrata una ricerca condotta dall’Università di Southampton che ha studiato imballaggi e prodotti alimentari su cui era stato depositato appositamente il Coronavirus. I risultati hanno mostrato che su alcuni alimenti il virus riuscirebbe a sopravvivere per giorni per quanto il rischio di contagio da contatto sia basso. Quali sono, allora, i prodotti a quali prestare la maggiore attenzione?

Rispetto alla maggior parte dei cibi, per cui i test dimostrano che il Coronavirus decade significativamente, su alcuni prodotti si conserva fino a una settimana. Si tratta, in particolare, della frutta e della verdura fresche (soprattutto a superficie irregolare, come broccoli e lamponi), dei formaggi e dei salumi. Su questi alimenti la presenza del virus è stata testata anche per 7 giorni. Meglio, dunque, maneggiarli con attenzione e, prima di portarli a tavola, procedere a un lavaggio accurato oppure optare per una ricetta che ne preveda la cottura.

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