Se sei un guidatore alle prime armi (ma talvolta capita anche ai più navigati), probabilmente non sei a conoscenza di tutti gli obblighi che devi rispettare sulla strada. Uno dei più importanti riguarda la documentazione che devi avere sempre con te in auto. Circolare senza i documenti previsti a norma di legge rappresenta un’infrazione del Codice della Strada, e in alcuni casi le multe possono raggiungere cifre anche superiori a un migliaio di euro. In altri ancora, rischi anche il sequestro del veicolo. Ma qual è la documentazione che non deve mai mancare in macchina?
- Il nuovo Codice della Strada
- Prestare l'auto per guidare all'estero
- Prestare l'auto in Italia: cosa fare?
- Cosa si rischia se non si ha in auto il foglio dell'avvenuta revisione?
- Come accorgersi che bisogna effettuare la revisione dell'auto?
Il nuovo Codice della Strada
Negli ultimi mesi, il Codice della Strada ha subito diverse modifiche per aumentare la sicurezza e la responsabilità degli automobilisti. Tra le novità più recenti, spicca una nuova norma che riguarda il prestito di un veicolo a parenti o amici. Se fino a poco tempo fa bastava semplicemente consegnare le chiavi, oggi è richiesta una procedura più formale per evitare sanzioni. Ecco cosa cambia e cosa bisogna fare prima di lasciare la propria auto a qualcun altro.
Prestare l’auto per guidare all’estero
Ora, per cedere temporaneamente la propria auto quando si guida all’estero, è necessario fornire una delega formale al conducente, contenente:
- Nome e cognome della persona autorizzata;
- Numero di targa del veicolo;
- Periodo di utilizzo, non superiore a 30 giorni consecutivi.
Superato questo limite, si rischiano sanzioni da 728 a 3.636 euro e il ritiro della carta di circolazione.
Prestare l’auto in Italia: cosa fare?
Per utilizzi prolungati su suolo italiano, è invece necessario stipulare un contratto di comodato d’uso, registrabile presso la Motorizzazione Civile tramite il modello TT2119 e una dichiarazione del proprietario, che ha un costo di circa 26 euro. Queste misure mirano a garantire una maggiore responsabilità nella gestione dei veicoli e a chiarire le responsabilità legali in caso di incidenti o violazioni.
Il modello TT2119 è un modulo ufficiale rilasciato dalla Motorizzazione Civile e utilizzato per diverse pratiche amministrative legate ai veicoli. Tra i suoi principali impieghi, viene richiesto per la registrazione del comodato d’uso di un’auto, ovvero quando il proprietario concede il veicolo a un’altra persona per un periodo superiore a 30 giorni. Compilando il modulo, il conducente che utilizza l’auto non di sua proprietà può risultare ufficialmente registrato, evitando sanzioni in caso di controlli stradali. Per completare la procedura, oltre al modello TT2119, è necessario allegare una dichiarazione del proprietario e versare una tassa amministrativa.
Cosa si rischia se non si ha in auto il foglio dell’avvenuta revisione?
Oltre ai canonici patente e libretto, c’è un altro documento che devi avere sempre in auto con te: il foglio che attesta l’avvenuta revisione del veicolo. La revisione periodica è un obbligo per tutti i veicoli che circolano su strada, e la mancanza di questo foglio potrebbe farti incorrere in una multa salata che arriva fino a quasi 700 euro.
Sebbene il costo della revisione sia un fardello periodico per tutti gli automobilisti, considera che circolare con la revisione scaduta o senza il foglio che l’attesti può farti rischiare sanzioni pecuniarie che vanno dai 169 ai 680 euro. La sanzione raddoppia in caso di recidiva. Qualora si continui ancora, è previsto anche il fermo amministrativo del veicolo fintantoché non si effettua la revisione stessa, con in aggiunta una multa che parte da un importo minimo di 1.959 euro e che può arrivare a 7.837 euro.
Ma la questione non riguarda solo il rischio di incorrere in multe e sanzioni in denaro. Un veicolo non ufficialmente revisionato può rappresentare un pericolo per la propria sicurezza e per quella degli altri. La revisione periodica è infatti finalizzata a garantire il corretto funzionamento del veicolo e la sua conformità alle norme di sicurezza previste dal Codice della Strada.
Insomma, la prossima volta che salirai in auto, ricorda di controllare di avere sempre con te tutta la documentazione necessaria, compreso il foglio che attesta l’avvenuta revisione del tuo veicolo. Un piccolo accorgimento che potrebbe evitarti non solo una multa salata, ma anche problemi di sicurezza sulla strada.
Come accorgersi che bisogna effettuare la revisione dell’auto?
Ma come si fa a capire quando bisogna effettuare la revisione? Una delle prime cose da controllare è la data riportata sul libretto di circolazione, dove è indicata anche la scadenza in questione. In alternativa, si può verificare la scadenza attraverso un check sito web del Ministero dei Trasporti, inserendo i dati della propria vettura.
La revisione è un insieme di controlli che vengono eseguiti sul veicolo per accertarsi che soddisfi le condizioni di sicurezza richieste per la circolazione su strada. Per le automobili, la prima revisione deve essere effettuata entro quattro anni dalla data di immatricolazione, nel mese in cui è stata rilasciata la carta di circolazione. In seguito, il periodo di revisione viene ridotto a due anni, entro il mese in cui è stata effettuata l’ultima revisione.
Se il veicolo passa tutti i controlli richiesti, viene rilasciata un’etichetta adesiva da applicare sul libretto di circolazione, che attesta la regolarità dell’auto. È possibile effettuare la revisione del veicolo presso le officine della Motorizzazione Civile o presso i centri privati autorizzati dalle Province e dal Ministero dei Trasporti. Il costo della revisione presso la Motorizzazione Civile è di 45,00 euro, mentre presso i centri privati autorizzati il prezzo sale a 79,02 euro.