Auto usata: come ridurre il costo del passaggio di proprietà

Il certificato di proprietà è obbligatorio quando si compra un veicolo usato: ecco come si può risparmiare

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

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Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Il Certificato di Proprietà in formato cartaceo ormai non serve più, sostituito dal formato digitale, in seguito alla riforma della pubblica amministrazione che è stata varata negli anni scorso. Il certificato, comunque, resta conservato negli archivi digitali dall’ACI, ed è sempre di proprietà dell’intestatario del veicolo, che può consultarlo su richiesta, infatti è disponibile online tramite la richiesta di un apposito PIN.

Acquistando un’auto usata, dunque, come prevede la legge si è sempre tenuti a fare il passaggio di proprietà,  che di fatto è la stipula di un atto di vendita fra le due parti: la persona fisica o l’azienda che vende e l’altro soggetto che è l’acquirente. Il certificato di proprietà, più brevemente detto CdP è il documento che valida la proprietà del mezzo.

Quanto costa il passaggio di proprietà auto usata tra privati?

Per redigere l’atto di vendita può essere utilizzato il CdP, che funge così da dichiarazione di vendita; l’operazione può essere fatta presso un funzionario che attesta l’autenticità della firma, ma secondo la scelta fatta, i costi sono variabili. Per capire quanto costa la procedura di passaggio di proprietà, si deve considerare che per la trascrizione è necessario pagare: il bollo per l’aggiornamento della Carta di Circolazione, che costa 16 euro, il bollo per la trascrizione al PRA, da 32 euro, emolumenti al PRA 27 euro, i diritti di motorizzazione che costano 10,20 euro, infine la IPT, cioè la Tassa Provinciale di Trascrizione, che viene calcolata in base alla potenza dell’auto e varia in base alla provincia di residenza, che può avere un costo compreso tra 3,51 e 4,56 euro al kW.

Quanto detto finora si applica però solo nel caso in cui la vettura acquistata sia dotata di Certificato di Proprietà cartaceo, mentre quello in formato digitale, introdotto nel 2015, richiede una procedura simile sia nelle operazioni da compiere sia nei costi finali, ma che necessita della cosiddetta “materializzazione”, che fortunatamente è gratuita.

Per quanto riguardi i costi variabili, che sono legati alla potenza della vettura che si acquista, ci sono una serie di aspetti da tenere presente:

  • Per vetture con potenza fino a 53 kW, il costo fisso dell’IPT è di 150,81 euro.
  • Per vetture con potenze superiori ai 53 kW, per ogni kW in più si paga un sovraprezzo pari a 3,5119 euro che però può essere aumentato fino a un massimo del 30% su disposizione della Provincia, arrivando a un massimo di 4,56 euro.

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Auto usata, come si fa a pagare di meno il passaggio di proprietà?

In sintesi, i costi fissi, tra marche da bollo, competenze e tributi, ammontano a 85,20 euro a cui si aggiungono i 150,81 euro di IPT, che rappresentano la quota minima che si può spendere per la tassa provinciale di trascrizione senza maggiorazioni legate a potenza o aumenti decisi dalle singole Province. Da un rapido calcolo, quindi, si capisce che l’importo minimo ammonta a 236,01 euro, ma agendo in autonomia, metodo che permette di risparmiare al massimo, ma che richiede un po’ di attenzione su procedure e pagamenti. In alternativa ci si può rivolgere a un’agenzia di consulenza automobilistica, che chiaramente chiederà il proprio contributo per il servizio che svolge.

Quinsi il CdP si può fare in autonomia recandosi al comune di residenza, dove si paga una decina di euro per i diritti di segreteria, oppure presso uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA). Ad esempio un’unità territoriale ACI PRA presso cui l’operazione sarà fatta gratuitamente o presso uno Studio di Consulenza Automobilistica autorizzato, in alternativa ci si può recare da un notaio. In ogni caso si deve acquistare anche una marca da bollo da 16,00 €. In seguito si procede alla registrazione al PRA e alla Motorizzazione Civile.

  • Per il passaggio di proprietà auto in Comune sarà necessario che il venditore si rechi presso uno degli uffici preposti alla autenticazione della firma. In questo caso sarà necessario pagare un importo pari a 16 euro necessari per l’applicazione della relativa marca da bollo. Effettuata questa operazione, l’acquirente avrà 60 giorni di tempo per chiedere il nuovo certificato di proprietà al PRA e aggiornare la carta di circolazione presso la Motorizzazione Civile.
  • Per il passaggio di proprietà presso la Motorizzazione, lo stesso passaggio dovrà avvenire contestualmente all’autentica così da garantire l’aggiornamento dei dati del nuovo proprietario dell’auto.
  • Per il passaggio di proprietà auto presso l’ACI, dopo l’autenticazione della firma, sarà necessario provvedere, entro 60 giorni, alla registrazione del passaggio di proprietà presso l’unità territoriale ACI – Pubblico Registro Automobilistico (PRA), che rilascerà il certificato di proprietà digitale aggiornato e, successivamente, richiedere l’aggiornamento della carta di circolazione all’ufficio provinciale della Motorizzazione Civile. Se l’autentica della firma avviene presso lo Sportello Telematico dell’Automobilista, sarà obbligatorio richiedere la immediata registrazione del passaggio di proprietà.

 Come si fa il passaggio di proprietà tra privati?

Per il passaggio di proprietà occorre la carta di identità dell’acquirente o comunque un altro documento di riconoscimento in corso di validità corredato da un certificato di residenza nonché una marca da bollo da 16.80€. Inoltre servono anche:

  • certificato di proprietà originale del veicolo
  • fotocopia e originale del documento di identità e del codice fiscale dell’acquirente e del venditore
  • fotocopia e originale della carta di circolazione
  • eventuale dichiarazione sostitutiva con cui l’acquirente dichiara la residenza, se diversa da quella indicata nel documento di identità
  • eventuali deleghe, necessarie qualora l’acquirente nomini un delegato per effettuare il passaggio di proprietà della sua auto

Una volta predisposto il tutto basta andare in un ufficio della motorizzazione o al PRA (Pubblico Registro Automobilistico). Sul posto si dovranno compilare due moduli: uno per il passaggio di proprietà e l’altro per l’aggiornamento dei dati riportati sul libretto di circolazione.

Le firme in calce a questi documenti devono essere di entrambe le parti ovvero venditore e acquirente. La cosa più conveniente è prendere un appuntamento e recarsi negli uffici insieme, ma se il compratore preferisce fare tutto da solo, basta che si procuri una firma autenticata di chi gli ha venduto l’auto. Una volta consegnata tutta la documentazione allo sportello dell’ufficio di competenza, il gioco è fatto. La finalizzazione del passaggio avviene nel giro di qualche giorno lavorativo.

 

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