La giornalista Charlotte Cripps, ex redattrice del quotidiano inglese The Independent, ha raccontato ad un altro giornale britannico, il Daily Mail, un’esperienza paranormale che ha scosso la sua vita personale e professionale. Dopo la morte del suo compagno, scomparso improvvisamente, Cripps dice di aver vissuto una serie di eventi inspiegabili che l’hanno convinta che la morte non sia la fine del viaggio sulla Terra.

Secondo il suo racconto, il legame profondo con l’uomo che amava non si sarebbe interrotto con la sua scomparsa. “Non riesco a credere che non ci sia più, ma alcune cose accadute mi hanno fatto pensare che in qualche modo lui sia ancora con me”, ha confidato.

•  Il presunto intervento “spirituale”
• Comunicazioni dall’aldilà
• Tra scetticismo e consolazione
• La forza del legame umano

 Il presunto intervento “spirituale”

Il momento più inquietante, secondo Cripps, si sarebbe verificato una notte, mentre era in casa con un amico.
“Ero sdraiata sul letto accanto a un nuovo amico – racconta – quando all’improvviso lui è stato spinto via, come se una forza invisibile l’avesse cacciato. Non c’era nessuno nella stanza, ma io ho sentito chiaramente la sua presenza.”

Poco dopo, la giornalista inglese avrebbe percepito quella che descrive come una “voce interiore”, un messaggio proveniente dallo spirito del suo compagno defunto. “Mi ha detto che sta bene, che si trova in un luogo di pace e che continua a vegliare su di me. Era come se volesse rassicurarmi, ma anche ricordarmi che il nostro legame non si è spezzato”, ha svelato nell’intervista.

Comunicazioni dall’aldilà

Charlotte Cripps però, sostiene che non si tratta di semplici suggestioni. “Da allora ho ricevuto altri segni: oggetti che si muovono, luci che si accendono da sole, profumi che riconosco come i suoi.” Fenomeni che, per lei, rappresentano una forma di comunicazione tra due mondi.

La giornalista spiega di aver contattato anche un medium, che avrebbe confermato la presenza dello spirito del suo compagno. “Mi ha detto che lui è sereno, che si trova in un posto pieno di luce e che mi ha perdonato per non averlo salvato.”

Tra scetticismo e consolazione

Non tutti, naturalmente, credono a queste esperienze. Gli esperti di psicologia e neuroscienze spiegano che episodi simili possono essere interpretati come manifestazioni del lutto o esperienze ipnagogiche, ovvero allucinazioni che si verificano tra la veglia e il sonno. Il cervello, dicono gli studiosi, cerca modi per elaborare la perdita e mantenere un contatto simbolico con la persona amata. Tuttavia, per Charlotte Cripps, ciò che ha vissuto va oltre ogni spiegazione scientifica. “Non mi importa se qualcuno pensa che sia impazzita – afferma – perché so cosa ho sentito, e so che non era un sogno.”

La forza del legame umano

La sua storia ha suscitato grande interesse nel Regno Unito, tra curiosità e scetticismo. Ma al di là del dibattito, il racconto di Charlotte Cripps tocca un tema universale: il desiderio di credere che l’amore non finisca con la morte. “Non sto cercando di convincere nessuno – conclude – ma per me questa è la prova che la morte non è la fine. È solo un passaggio, e quelli che amiamo non ci lasciano davvero.”