Le emoticon raccontano di noi molto più di quello che pensiamo. A rivelarlo una ricerca scientifica condotta da Linda Kaye, Stephanie Malone ed Helen Wall. Le psicologhe infatti sono convinte che gli emoji che utilizziamo possano raccontare molto di noi e siano degli strumenti di comunicazione non verbale utili per analizzare i comportamenti dei singoli individui e le loro interazioni sociali.
Per diverso tempo le ricercatrici hanno studiato a fondo gli emoticon e gli emoji, rivelando i risultati del loro studio con un articolo pubblicato su ‘Trends in Cognitive Sciences’. Il primo dato fondamentale emerso dallo studio è che il 90 per cento delle persone che utilizzano internet, sceglie di inserire in testi scritti le emoji. Non si tratta di un fenomeno che coinvolge solamente i più giovani, visto che una ricerca del 2014 su mille americani ha svelato come quasi la metà di chi usa questa forma di comunicazione non verbale siano adulti e anziani.
L’uso degli emoticon e degli emoji infatti sarebbe legato, secondo gli scienziati, molto più alla personalità che all’età. Come accade per la comunicazione verbale, dove il tono di voce e i gesti possono indicare qualcosa, nel web emoji ed emoticon aiutano a rafforzare il messaggio e indicano qualcosa sullo stato d’animo e il modo di essere di chi scrive.
“Il più delle volte li usiamo come fossero gesti, come un modo per amplificare le espressioni emotive – ha svelato Kaye della Edge Hill University britannica -. Dobbiamo essere consapevoli del fatto che le ‘sentenze’ emesse su di noi possono variare anche in base a questo, a seconda di come usiamo uno ‘smile’ e di dove e con chi lo facciamo, se in famiglia o fra amici oppure sul posto di lavoro”.
Scegliere un emoticon, piuttosto che un altro, preferire un emoji fra tutti, può aiutare a capire la personalità del singolo individuo, ma anche il modo in cui interagisce con le altre persone.
In collaborazione con Adnkronos