Evita assolutamente il tuo amico, se il tuo cane reagisce così quando lo vede

I cani sanno riconoscere le persone buone da quelle cattive? Secondo la scienza sì: ecco come fanno, l’esperimento che chiarisce ogni dubbio

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Se i cani sono detti i migliori amici dell’uomo, un motivo deve pur esserci: ultimamente alcune razze in particolare, come i Golden Retriever, sono stati addestrati per fiutare l’odore di alcuni stupefacenti, ma anche di malattie specifiche come il diabete, l’Alzheimer o alcuni tipi di cancro, senza contare che sono in grado persino di riconoscere una donna incinta prima che la stessa capisca di esserlo.

Fiuto per buoni e cattivi

Ma il loro fiuto imbattibile va ad indagare anche sul comportamento delle persone che circondano o hanno a che fare con il proprio padrone tanto che sono capaci di riconoscere i buoni dai cattivi, chi è affidabile e chi invece ha cattive intenzioni. Sembra impossibile, eppure alcuni esperimenti condotti in Giappone – come la ricerca di Akiko Takaoka dell’Università di Kyoto – hanno in effetti appurato questo “potere magico”. Il sesto senso di cui si parla, dunque, non è riservato soltanto alle donne, ma anche ai nostri amici a quattro zampe grazie al loro acutissimo istinto, la capacità di osservare e la profonda conoscenza del proprio padrone.

Esperimenti giapponesi sul fiuto dei cani

In una serie di esperimenti, il ricercatore giapponese e il suo team hanno indicato ai partecipanti canini un contenitore per tre volte, ma solo al primo tentativo c’era effettivamente del cibo. Questo è stato rimosso la seconda volta e al terzo segnale, i cani si sono mostrati diffidenti, non si sono mossi e non hanno così assecondato l’istruttore.

Il 100% dei 34 cani sottoposti allo studio, infatti, non si è fidato della persona che impartiva l’ordine e non ha fornito alcuna risposta comportamentale. Takaoka ha stabilito così che i cani hanno appreso che colui che indicava nel contenitore la presenza di cibo non era una fonte affidabile di informazioni.

Cani che capiscono le nostre parole

Se non fosse abbastanza per convincervi che avere un cane sia tra le scelte più sagge che si possano fare nella vita, sappiate che Fido capisce persino ciò che diciamo: il modo di modulare la voce, infatti, gli fornisce informazioni preziose sul contesto, l’ordine ricevuto e sull’umore del padrone e comprende dalla modalità con cui egli si relaziona con gli altri se si può fidare oppure no.

 

 

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