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Non pronunciare il numero 67, almeno se stai facendo un video sui social: cosa potrebbe accadere in pochi istanti

Dietro il “67” si nasconde una storia più strana di quanto sembri.

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Sembra uno scherzo, e invece è uno dei misteri più curiosi (e inspiegabili) del web di questi mesi. Dire “67” davanti alla fotocamera può bastare per scatenare una valanga di commenti, visualizzazioni e reazioni imprevedibili. Il fenomeno si chiama “meme 67” ed è l’ennesima dimostrazione di come Internet riesca a trasformare un dettaglio insignificante in una mania collettiva.

Perché un numero qualunque è diventato virale

Tutto è nato da una clip pubblicata su TikTok che mostra una scena apparentemente innocua: una maestra chiede ai suoi alunni di aprire il libro a pagina 67. Uno dei bambini si alza, pronuncia il numero ad alta voce e, a catena, tutta la classe ripete “sixty-seven” in coro. Il video – caricato da un utente americano – ha superato i 15 milioni di visualizzazioni e oltre 1,4 milioni di like, diventando in pochi giorni un tormentone.

Da lì, il passo verso la viralità è stato breve. Celebrity, streamer e utenti comuni hanno iniziato a filmarsi mentre dicevano “67”, spesso senza alcun contesto o spiegazione. Bastava quella cifra per far capire che si stava partecipando al trend. Un trend privo di senso, ma proprio per questo irresistibile per gli algoritmi e per il pubblico.

Le origini del meme

Per capire da dove arriva tutto questo, bisogna tornare indietro di qualche mese. Secondo Know Your Meme, la prima apparizione del “67” risale a una canzone del rapper di Philadelphia Skrilla, intitolata Doot Doot. Nel brano, l’artista ripete più volte “six-seven”, un chiaro riferimento alla 67th Street, la strada dove è cresciuto. Il brano, pubblicato su YouTube, è arrivato a oltre 13 milioni di visualizzazioni e, come spesso accade, il numero è diventato una sorta di marchio riconoscibile all’interno della cultura rap americana.

Poi, nel dicembre 2024, il “67” ha trovato un nuovo contesto: un video dedicato al giocatore NBA LaMelo Ball. Durante una telecronaca, il commentatore sportivo osservava come il cestista sembrasse più basso dei suoi effettivi 6 piedi e 7 pollici (circa due metri). L’audio, combinato con il brano Doot Doot, ha creato il perfetto materiale per un nuovo meme sonoro.

Il ritorno del numero 67

Come spesso succede, bastano poche clip virali perché un fenomeno rispunti fuori mesi dopo. È così che il meme “67” ha ripreso vita su TikTok all’inizio dell’autunno, alimentato da un effetto domino di video sempre più assurdi. Alcuni mostrano persone che dicono “67” in situazioni quotidiane – al supermercato, in auto, persino durante lezioni online – seguiti da commenti ironici in inglese come “Oh no, they said it” o “You’ve been 67’d”.

Il bello (o il grottesco) è che nessuno sa davvero perché funzioni. È un trash meme, come lo definiscono gli utenti americani: un contenuto senza un vero significato, nato per puro divertimento collettivo. La sua forza sta nella semplicità e nell’effetto di riconoscimento immediato: chi frequenta TikTok sa che basta dire “67” per evocare un intero universo di ironia e nonsense. Ciò che rende curioso il caso del 67 è la sua natura linguistica: non c’è immagine, musica o coreografia da imitare, solo un numero.

E in Italia?

Nel nostro Paese il trend non ha mai attecchito del tutto, ma chi frequenta i social in lingua inglese potrebbe imbattersi in commenti sotto i propri video se, per caso, dovesse pronunciare “67”. Un semplice numero, ma sufficiente a far scattare una pioggia di reazioni internazionali.

Il “meme 67” è una perfetta fotografia di Internet nel 2025: un luogo dove tutto può diventare virale, anche una cifra senza significato.
E se ti capita di dire “67” in un video, non preoccuparti: non succederà nulla di magico o pericoloso… tranne, forse, ritrovarti improvvisamente nel feed “For You” di milioni di persone.

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