Bollette gas, la truffa dell'Ufficio del libero mercato: stai attento

Il 2024 porta una beffa per le famiglie italiane: l'Iva sale dal 5 al 22%, anche se le tariffe di luce e gas stanno calando. Cosa ci attende?

1 Marzo 2024
Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Il nuovo anno si apre con una buona notizia per le famiglie italiane, almeno in termini di bolletta elettrica, che registrerà un calo del 10,8% nel primo trimestre del 2024. Tuttavia, dietro questa apparente boccata d’aria fresca, si nascondono dettagli che potrebbero incidere pesantemente sui prossimi conti di luce e gas.

Ed infatti, sono molte in queste prime settimane del nuovo anno, le segnalazioni di rincari molto elevati che stanno piegando molte famiglie, soprattutto quelle a reddito medio-basso o i pensionati. Sulla situazione è tenuta a vigilare ed accogliere segnalazioni l’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente che regola e monitora il settore energetico in Italia per garantire trasparenza e concorrenza.

I pericoli dietro il mercato libero

Il mercato dell’energia elettrica e del gas è diventato sempre più complesso con l’introduzione del mercato libero, portando ad un aumento delle offerte e degli operatori. Tuttavia, insieme a queste opportunità, sono aumentate anche le chiamate aggressive da parte dei call center, spesso finalizzate a truffare i consumatori.

Le truffe telefoniche includono minacce di interruzioni dei servizi, registrazione fraudolenta di conversazioni per ottenere consensi non voluti, offerte ingannevoli con prezzi troppo convenienti, false rappresentazioni come enti ufficiali o distribuitori senza oneri di distribuzione, e la presentazione fraudolenta come “Ufficio del libero mercato”.

Come funziona la truffa dell’Ufficio del libero mercato

La truffa dell'”Ufficio del libero mercato” è un inganno perpetrato attraverso chiamate telefoniche da parte di operatori di call center che si presentano come rappresentanti di un presunto ente ufficiale o istituzione chiamata “Ufficio del libero mercato”. Questi truffatori sfruttano la confusione e l’incertezza dei consumatori riguardo alle nuove regole e alle opportunità del mercato libero dell’energia.

Essenzialmente, i truffatori affermano di essere associati a questo fittizio “Ufficio del libero mercato” e promettono vantaggi o risparmi significativi sulle bollette dell’energia elettrica o del gas. Possono offrire tariffe speciali, sconti o altre promozioni allettanti per convincere i consumatori a cambiare fornitore energetico o a fornire informazioni personali.

È importante comprendere che non esiste alcun ente ufficiale chiamato “Ufficio del libero mercato” incaricato di gestire le forniture energetiche. Questi truffatori cercano di far sembrare legittima la loro proposta, ma in realtà mirano a ottenere informazioni sensibili o ad ingannare i consumatori affinché cambino fornitore, spesso senza rivelare tutti i dettagli o le condizioni contrattuali.

Per difendersi, è importante chiedere chiarezza all’interlocutore, evitare di fornire informazioni personali o codici di utenza, e non aprire la porta a sconosciuti che affermano di essere dipendenti del gestore di energia. Inoltre, è possibile segnalare comportamenti scorretti all’Antitrust e iscriversi al Registro pubblico delle opposizioni per limitare le chiamate indesiderate.

Boom di segnalazioni sulle bollette

Gli aggiornamenti periodici delle tariffe e delle condizioni contrattuali vengono pubblicati per permettere ai consumatori di prendere decisioni informate sulla gestione dei propri consumi energetici. Recentemente, le bollette del gas hanno subito aumenti significativi, con rincari che hanno raggiunto punte fino al 300 per cento. Un aumento delle segnalazioni è stato registrato presso gli sportelli territoriali di Adiconsum Lombardia, che sta assistendo persone colpite dall’aumento dei prezzi attraverso modifiche unilaterali dei contratti applicate dai fornitori, causando gravi disagi ai consumatori. In alcuni casi, i costi sono triplicati rispetto all’ultimo semestre del 2023.

Le ultime fatture evidenziano aumenti di oltre il 60 per cento, con punte fino a 2.000 euro, per abitazioni di dimensioni medio-piccole, segnalando aumenti “assolutamente ingiustificati” con incrementi fino al 300 per cento. “Le modifiche unilaterali dei contratti, sebbene previste dalla normativa, vengono comunicate ai consumatori in modo inadeguato”, spiega Christian Gambarelli, presidente di Adiconsum Lombardia. Anche a causa di una delibera di ARERA che legittima tali pratiche”, continua Gambarelli, “il consumatore riceve una semplice comunicazione tramite lettera ordinaria, dove, tra le varie informazioni, viene notificata unilateralmente la modifica della tariffa. Lo stesso avviene, in modo poco evidente, nelle pagine allegate alla bolletta. Il consumatore si rende conto del cambiamento tariffario solo al ricevimento della bolletta, quando ormai è troppo tardi per agire”.

I prezzi applicati oscillano tra 1,60 euro e 2,59 euro al metro cubo per le utenze del gas. “Si tratta di una vera rapina ai danni di persone vulnerabili”, prosegue Gambarelli. “Sono soprattutto le persone anziane oltre gli 80 anni che ci chiamano in cerca di aiuto, poiché hanno ricevuto bollette con importi che vanno da 800 euro a 2.000 euro, pur avendo consumi simili all’anno precedente, quando gli importi erano molto più bassi”.

Bolletta elettrica in discesa, ma occhio ai dettagli

Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Nel primo trimestre del 2024, circa 9 milioni di famiglie rimaste nel mercato tutelato vedranno una diminuzione del 10,8% nella loro bolletta elettrica. Tuttavia, dietro questa riduzione si celano variazioni significative nelle diverse componenti della bolletta. Mentre la spesa per la materia energia registra una diminuzione del 14%, i costi associati alle “tariffe di rete regolate” e agli oneri generali di sistema mostrano un aumento del 2,1% e del 1,1%, rispettivamente. Stiamo parlando di aumenti minimi ma che alla lunga potrebbero essere insidiose.

Bolletta del gas 2024: attenzione alle implicazioni future

La bolletta del gas di dicembre 2023 ha segnato un calo del 6,7%, trainato principalmente dalla diminuzione della spesa per l’acquisto all’ingrosso del gas naturale. Tuttavia, l’autorità di regolazione sottolinea che, nonostante questa diminuzione, le famiglie potrebbero doversi preparare a sfide che potrebbero essere significative, soprattutto considerando la fine delle tutele sul mercato del gas entro il 10 gennaio 2024.

Il rischio della beffa nel 2024

Nonostante il calo dei prezzi energetici, infatti, il 2024 si preannuncia come un anno di bollette corpose per le famiglie italiane. La fine delle tutele sul mercato del gas e dell’elettricità, insieme a vari fattori come la volatilità dei prezzi, i costi di trasporto e la fine degli sconti fiscali, potrebbe portare a un aumento significativo delle spese energetiche. Uno studio condotto da Assium e Consumerismo no profit stima che una famiglia tipo spenderà almeno 1.750 euro per le forniture di luce e gas nel corso dell’anno, con un aumento di 650 euro rispetto al 2020.

Il rischio di una beffa si accentua con l’aumento dell’Iva che arriverà a partire proprio da gennaio 2024. Dopo l’azzeramento degli oneri generali e la riduzione temporanea dell’Iva al 5% nel 2023, si prevede un ritorno alla tariffa del 22%. Un nuovo aumento, questo, che potrebbe vanificare parte del risparmio derivante dalla riduzione dei prezzi dell’energia, rendendo le bollette un peso oneroso di non poco conto per le famiglie italiane.

Scopri anche:– Stipendio, la regola 50-30-20 per avere più soldi nel 2024: prova

Come si compone il costo di luce e gas in Italia

Il costo di luce e gas è composto da diverse voci che contribuiscono a formare la bolletta energetica. Le principali componenti includono:

  1. Costo dell’energia elettrica o gas: Rappresenta la parte più significativa della bolletta e dipende dalle tariffe di approvvigionamento dell’energia elettrica o del gas, stabilite in base alle condizioni di mercato e ai contratti con i fornitori.
  2. Oneri di sistema: Questa voce include diversi costi che contribuiscono al mantenimento e allo sviluppo delle infrastrutture energetiche e al finanziamento di incentivi per le fonti rinnovabili. Gli oneri di sistema sono approvati dall’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA).
  3. Spese di distribuzione e trasporto: Rappresentano i costi associati alla distribuzione dell’energia elettrica o del gas attraverso la rete di trasporto e distribuzione. Queste spese coprono la manutenzione e l’aggiornamento delle reti.
  4. Iva e imposte: Sull’importo totale della bolletta sono applicate l’Imposta sul Valore Aggiunto (Iva) e altre imposte specifiche sul consumo energetico. L’aliquota Iva può variare e viene stabilita dal governo.
  5. Costi di commercializzazione: Questi costi coprono le spese sostenute dai fornitori per la commercializzazione e la gestione dei contratti con i clienti. Possono includere anche costi di servizio clienti e altre attività connesse.

più popolari su facebook nelle ultime 24 ore

vedi tutti