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Giochi da tavolo che dovrebbero vietare a Natale: causano litigi

Giochi da tavolo e litigi a Natale: una combinazione esplosiva. Quali evitare per mantenere la pace e non rompere né amicizie né legami familiari?

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Giuseppe Guarino

Giuseppe Guarino

Giornalista

Ph(D) in Diritto Comparato e processi di integrazione e attivo nel campo della ricerca, in particolare sulla Storia contemporanea di America Latina e Spagna. Collabora con numerose testate ed è presidente dell'Associazione Culturale "La Biblioteca del Sannio".

Le festività natalizie portano con sé un clima d’amore nei confronti del prossimo, ma anche una tradizione radicata in molte famiglie e comitive di amici che lo mette seriamente a rischio: partecipare a giochi da tavolo nelle giornate delle feste. Dopo un’abbondante cena – che sia quella della vigilia o un incontro informale fatto durante le feste – riunirsi intorno a un tavolo e trascorrere del tempo in spensieratezza sembra essere il modo perfetto per concludere la giornata, magari concedendosi qualche boccone di panettone o una manciata di frutta secca. Tuttavia, ciò che dovrebbe essere un momento di puro divertimento può trasformarsi in un campo di battaglia emotivo a causa di alcuni giochi che riescono a far emergere la parte più competitiva dei partecipanti. Ma quali sono i giochi da tavolo che fanno litigare di più?

Non è affatto un fenomeno limitato ai più giovani; al contrario, gli adulti si rivelano altrettanto inclini a scivolare nella competizione sfrenata quando si tratta di giocare. A volte basta infatti un semplice gesto fatto durante un gioco a scatenare delle faide assurde. E magari c’è il rischio che il campo di battaglia di Risiko possa diventare quello del proprio salotto. Andiamo quindi con ordine e cerchiamo di scoprire quali sono i giochi da tavolo che andrebbero ‘banditi’ a Natale.

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I giochi da tavolo che andrebbero ‘vietati’ a Natale: Monopoly

Il primo gioco al quale è facilissimo litigare è Monopoly. Il motivo? Si tratta di un gioco che simula in tutto e per tutto il sistema capitalistico e la capacità di creare un’impresa redditizia e un vero e proprio impero alberghiero. Peccato che lo fa sfruttando le debolezze altrui, facendo stabilire alleanze o, al contrario, andando alla ricerca del modo migliore per far crollare gli avversari più deboli mandandoli in bancarotta totale. E non parliamo delle trattative, nelle quali si mettono a rischio i rapporti di una vita magari per poter cominciare a costruire al Parco della Vittoria.

D’altronde, se l’obiettivo è quello di accumulare proprietà e ricchezze, non c’è spazio per i sentimenti. Distruggere completamente gli avversari è assolutamente imperativo a Monopoly. E, per questo motivo, rischia di mandare in crisi coppie, amicizie e rapporti familiari!

I giochi da tavolo che fanno litigare di più a Natale: Uno

Ok, non si tratta di un gioco da tavolo propriamente detto ma di un gioco di carte. È però fuori di dubbio che Uno è uno dei giochi che fanno litigare di più chi vi partecipa, specie durante le feste di Natale.

Il classico gioco di carte colorate, noto per la sua semplicità apparente, può trasformarsi infatti in una fonte (non tanto) inaspettata di tensioni. Le carte speciali – come il blocca turno, il cambio di colore, il famigerato “più due” e il terribile “più quattro” – possono stravolgere le dinamiche di gioco in un istante.

I giocatori, cercando di liberarsi delle carte più rapidamente possibile, possono talvolta intrappolarsi in situazioni che provocano frustrazione e, in alcuni casi, accuse di strategie sleali. È proprio quando sembra che la vittoria sia a portata di mano che Uno rivela il suo potenziale destabilizzante, portando a litigi anche tra i giocatori più tranquilli.

Inoltre, il gioco porta con sé un potenziale distruttivo dovuto al suo regolamento. In molti, infatti, non giocano secondo le regole ufficiali, ma a versioni personalizzate che vedono la possibilità di cumulare i “più due” e i “più quattro”, moltiplicando anche le possibilità di litigio.

Risiko: conquistare il mondo con tensione e rivalità

Al terzo posto della classifica mettiamo il Risiko, gioco il cui obiettivo è conquistare il mondo. Per questo motivo, è a sua volta intrinsecamente progettato per generare rivalità e tensioni tra i giocatori.

La competizione per il controllo dei territori e le alleanze instabili possono portare a colpi di scena imprevisti. Il momento delle battaglie, con il lancio dei dadi a determinare l’esito, può suscitare reazioni intense e dispute sull’equità del gioco. E spesso a vincere è la voglia di annientare l’avversario.

Inutile dire che, in un contesto natalizio, Risiko può diventare una sfida emotiva che mette alla prova la pazienza e la diplomazia familiare.

Battaglia Navale: strategie nascoste e accuse di imbroglio

Al quarto posto mettiamo battaglia navale, un gioco semplice che può essere giocato anche solo con carta e penna. Ma che può far sì che il proprio salotto diventi un mare nel quale non mancano né le cannonate né i colpi bassi.

Il tranquillo scenario che si apre all’orizzonte non è infatti esente da una tempesta di emozioni. Non tutte positive.

Il motivo? La scoperta delle posizioni delle navi avversarie richiede astuzia e deduzione, ma può anche portare ad accuse di imbroglio. I giocatori, sospettosi di strategie nascoste e mosse apparentemente troppo fortunate, possono trasformare il gioco in una guerra personale, giocata sui nervi e che mette a dura prova la fiducia negli altri.

Non tarrabbiare: e invece succede esattamente il contrario

Non T’Arrabbiare – in originale “Mensch ärgere Dich nicht” e conosciuto anche come Parcheesi o Ludo è un gioco di movimento semplice che può però causare litigi più di qualcun altro.

Il percorso verso la fine è ostacolato dai rivali che cercano di eliminare i tuoi pezzi ogni volta che ci riescono. Sembra che sia il lancio dei dadi a determinare il destino del gioco, ma le mosse degli avversari possono trasformare la gioia del proprio avanzamento in rabbia e frustrazione. In un contesto natalizio, dove la pazienza dovrebbe predominare, non è raro vedere tabelloni che saltano in aria. Se si chiama Non t’arrabbiare, d’altronde, un motivo ci sarà.

Diplomacy: alleanze fragili e tradimenti natalizi

Continuiamo il nostro elenco con Diplomacy, un gioco di negoziazione ambientato nell’Europa del periodo della prima guerra mondiale, ma che può trasformare il tavolo da gioco in un campo di battaglia psicologico. Altro che Francia, Germania, Italia, Gran Bretagna, Impero Ottomano, Russia e Austria-Ungheria. La battaglia del Piave può trasformarsi in una Caporetto casalinga…

La necessità di stringere alleanze per sopravvivere può portare a trattative intense e a un’atmosfera carica di tensioni. Le stesse alleanze, però, seppur apparentemente solide, possono rivelarsi fragili di fronte a tradimenti strategici, alimentando risentimenti e sospetti tra i partecipanti.

Insomma, scordatevi la pace e la concordia del Natale, la guerra è in arrivo. Non solo nell’Europa del primo novecento.

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