Siamo nel pieno dell’estate, tra giornate afose e sogni di vacanze. Ma il 25 luglio è una data da segnarsi sul calendario. E non per qualche particolare questione climatica o meteorologica. È un giorno importante per chi è attento alla spiritualità, alla natura e alle tradizioni antiche. È infatti il “giorno senza tempo”. Ma cosa rende questo giorno così speciale? E perché a renderlo unico ci sarebbero di mezzo i Maya?
- Hai mai sentito parlare del "giorno senza tempo": è il 25 luglio
- Cosa fare nel "giorno senza tempo"
- Perché il 25 luglio è il "giorno senza tempo" secondo i Maya
Hai mai sentito parlare del “giorno senza tempo”: è il 25 luglio
Andiamo con ordine e partiamo dal principio. Anche se a prima vista sembra una novità un po’ new age, il “giorno senza tempo” non è un concetto moderno, ma ha radici profonde nel calendario Maya, uno dei più complessi e affascinanti sistemi di misurazione del tempo mai concepiti. Secondo questa tradizione, il 25 luglio rappresenta una vera e propria intercapedine temporale.
Cosa fare nel “giorno senza tempo”
In un’epoca in cui il tempo è diventato una risorsa compressa, costantemente cronometrata e incalzata da notifiche, celebrare il 25 luglio ci offre l’occasione perfetta per fermarsi. Secondo la tradizione maya, ma anche secondo molte pratiche spirituali contemporanee, il “giorno senza tempo” è un portale simbolico: uno spazio per lasciare andare ciò che non serve più e seminare nuove intenzioni.
Tra le attività consigliate ne spiccano diverse, come ad esempio quella di dedicarsi alla pulizia, ma non solo in senso fisico (la casa, la macchina), ma anche dei propri pensieri, liberandosi di ansie e zavorre emotive.
È inoltre il giorno perfetto per scrivere o meditare, riflettere sul passato e immaginare il futuro attraverso un diario, una lista o semplicemente il silenzio. In questo giorno è anche possibile riconnettersi con la natura: passeggiare a piedi nudi, immergersi in un fiume, ascoltare il vento tra gli alberi. Ma anche sognare ad occhi aperti per proiettarsi con autenticità verso ciò che si desidera davvero.
E quindi diventa il momento per imparare a seminare consapevolmente: ogni pensiero o gesto può essere il seme di un cambiamento.
Perché il 25 luglio è il “giorno senza tempo” secondo i Maya
Il popolo Maya aveva una concezione del tempo profondamente diversa dalla nostra. Non si trattava solo di un insieme di ore e giorni, ma di un flusso ciclico legato ai ritmi della natura, dei corpi celesti e dell’evoluzione spirituale. Il calendario da loro sviluppato – chiamato Tzolkin – e il successivo Haab integravano sia i cicli solari sia quelli lunari.
Nel sistema delle 13 lune, ogni anno è composto da 364 giorni ordinati in maniera perfettamente armonica. Ma la Terra compie il suo giro intorno al Sole in 365 giorni: da qui nasce la necessità di un giorno “fuori” da ogni struttura. Quel giorno è il 25 luglio, il “Giorno Fuori dal Tempo”, ponte simbolico tra ciò che è stato e ciò che sarà.
Non rappresenta quindi solo una “pausa tecnica”, ma una vera e propria sospensione sacra. Secondo la cosmologia maya, è una finestra energetica potentissima, ideale per ricalibrare la propria vita e sintonizzarsi con l’universo. Anche perché giorno successivo, il 26 luglio, inizia il nuovo anno solare nel calendario delle 13 lune: nel 2025, sarà sotto il segno del Mago Bianco Planetario, simbolo di integrità, magia quotidiana e connessione profonda con sé stessi e con il divino.