L’impotenza maschile potrebbe essere risolta attraverso i raggi solari e derivare da una carenza di vitamina D. A rivelarlo uno studio scientifico pubblicato sulla rivista Dermato-Endocrinology, che ha trovato una correlazione fra la disfunzione erettile e la carenza di vitamina D.
I risultati della ricerca
La ricerca, condotta da Marc Sorenson del Sunlight Institute di Saint George e William B. Grant del Sunlight, Nutrition, and Health Research Center di San Francisco, è giunta ha una conclusione sorprendente dopo aver analizzato la presenza della preziosa vitamina in soggetti con problemi di impotenza.
“Anche se non è chiaro quale ruolo sempre maggiore concentrazioni di vitamina D di 40 ng/ml (100 nmol/l ) avrà sulla disfunzione erettile, potrà tuttavia ridurre il rischio di diabete, malattie cardiovascolari, molti tipi di cancro e di diverse malattie infettive” ha svelato il dottor William Grant “Quindi, una diagnosi di disfunzione erettile non a causa di un intervento chirurgico alla prostata o stato psicologico dovrebbe essere considerato un campanello d’allarme per indagare i ruoli dei raggi UVB solari e la vitamina D per migliorare la salute generale”.
Una dieta scorretta con poche vitamine e l’abitudine a non esporsi alla luce naturale e ai raggi solari, potrebbe provocare una mancanza di vitamine e di conseguenza la disfunzione erettile. Secondo i medici protagonisti dello studio scientifico basterebbe reintegrare la vitamina D esponendosi ai raggi del sole, per risolvere i problemi di impotenza maschile.
“Noi ipotizziamo che l’ottimizzazione dei livelli sierici di vitamina D attraverso l’esposizione alla luce solare o la supplementazione di vitamina D aiuti a ritardare l’insorgenza della disfunzione erettile” hanno illustrato i ricercatori “Accoppiata a cambiamenti positivi nello stile di vita, tale ottimizzazione può ripristinare la normale funzione sessuale in alcuni uomini. Questa ipotesi deve essere verificata attraverso studi osservazionali e di intervento”.