James Bond mette la testa a posto: come sarà il nuovo Agente 007

Nel nuovo film di James Bond, l'Agente 007 sarà profondamente diverso da come abbiamo imparato a conoscerlo

20 Marzo 2019

Dopo le sigarette, già abbandonate nel 2015, James Bond dice addio anche alle automobili potenti dai motori roboanti.

Dimenticate il rombo del motore sei cilindri dell’iconica Aston Martin DB5 sfoggiata dall’Agente 007 in “Goldfinger” mentre inseguiva la Ford Mustang di Tilly Masterson: in “Bond 25“, il nuovo film della saga diretto da Cary Fukunaga e in arrivo al cinema nel 2020, James Bond guiderà un’automobile elettrica silenziosissima, cioè la nuova Aston Martin Rapide E. Si tratta di un’automobile prodotta in soli 155 esemplari al mondo, che ha oltre 600 cavalli e che passa da 0 a 100 km/h in meno di 4 secondi e da 80 a 120 chilometri l’ora in altri 2 secondi.

La svolta green e eco-friendly dell’Agente 007, a quanto pare, è stata voluta in prima persona dal regista Cary Fukunaga e approvata dal protagonista Daniel Craig e dalla produttrice Barbara Broccoli.

Una fonte interna ha confidato a ‘The Sun’: «La decisione è stata presa dal nuovo regista del film, che è un vero e proprio amante degli alberi. Sta lavorando direttamente con Aston Martin. L’auto elettrica sarà al centro di un’incredibile sequenza d’azione nel film. James Bond è famoso per la guida di macchine incredibili e anche questa non deluderà. Avrà tutti i gadget high-tech. Questo è qualcosa su cui Cary ha spinto e che ha trovato d’accordo Daniel Craig e i produttori. Tutti hanno ritenuto che fosse giunto il momento di mettere l’agente 007 su un veicolo a emissioni zero».

La decisione, ammirabile da un punto di vista ambientale, è stata criticata da più parti perché in contrasto con l’immagine che l’iconico personaggio di James Bond ha mantenuto in tutti questi anni, caratterizzata da potenti auto dal motore roboante, donne bellissime, azione, alcool e sigarette. Stando a ulteriori indiscrezioni, in “Bond 25“, il nuovo Agente 007 avrà anche un approccio seduttivo più cauto con le donne, alla luce dello scandalo #metoo.

Lo scorso agosto, il regista inizialmente scelto per il nuovo film di James Bond, cioè Danny Boyle, aveva lasciato il progetto. L’annuncio ufficiale del divorzio aveva motivato la decisione alludendo a «divergenze creative» tra le parti. Il posto di Danny Boyle, poi, è stato preso proprio da Cary Fukunaga.

Nei giorni scorsi, una fonte ha rivelato al ‘Daily Star’ che Danny Boyle aveva intenzione di far morire James Bond tra le braccia della “Bond Girl” Lea Seydoux, in modo tale da lasciare il campo libero per l’arrivo di un nuovo Agente 007 in futuro. Il dibattito sul nuovo Bond “censurato”, però, ha fatto tornare di moda le discussioni sui motivi dell’addio di Danny Boyle al progetto. Cosa ne penserà il regista del film cult “Trainspotting” di questa svolta che vedrà protagonista l’agente 007?

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