Che differenza c’è tra whisky e brandy?

Con queste indicazioni neppure un astemio avrà più dubbi.

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Alessia Malorgio

Alessia Malorgio

Content Specialist

Ha conseguito un Master in Marketing Management e Google Digital Training su Marketing digitale. Si occupa della creazione di contenuti in ottica SEO e dello sviluppo di strategie marketing attraverso canali digitali.

Un buon bicchiere di brandy o di whisky è, per molti, un piacere da concedersi in momenti speciali, magari per rilassarsi dopo una giornata intensa. Ma sappiamo davvero distinguere l’uno dall’altro? Se, infatti, per un astemio non ci sono differenze succede che anche gli amanti degli alcolici ritengano equivalenti le due bevande. In realtà, non lo sono affatto: ecco tutte le indicazioni per riconoscere – e apprezzare – al meglio whisky e brandy.

Gli ingredienti del whisky e del brandy

Il whisky si ottiene dalla lavorazione di diversi cereali, tra i quali il più comunemente utilizzato è l’orzo. Molto diversa è, invece, la produzione del brandy che si ricava da qualsiasi frutto che produca una base zuccherina.

Nello specifico, si utilizzano uva e vini bianchi. Del resto, anche il nome dice tanto della sua costituzione dal momento che ‘brandy’ significa “vino bruciato”.

La differenza nella produzione

La seconda differenza fondamentale riguarda il processo con cui, dalla materia prima, si ottiene il prodotto da consumare. Il whisky nasce dalla distillazione mentre il brandy è il risultato della fermentazione.

Nel primo caso, infatti, i cereali vengono lavati in acqua e mescolati al lievito; quindi, l’alcol che si produce viene separato per ottenere il distillato. Nel caso del brandy, invece, i frutti usati sono lasciati fermentare per alcuni giorni, quindi si ricava la base alcolica.

Entrambe le bevande, poi, vengono lasciate invecchiare in botti di legno, con predilezione per quelle in rovere. L’indicazione, però, della durata dell’invecchiamento è diversa: per il whisky si indicano gli anni, per il brandy si usano delle lettere. A questo punto, una volta arrivata la bottiglia nelle nostre case, possiamo scegliere come consumare il prezioso nettare.

Come bere whisky e brandy

Per quanto riguarda il whisky (di cui lo scotch è la variante scozzese, terra natìa della bevanda), lo si beve generalmente accompagnato da un bicchiere di acqua o di soda. Il brandy, invece, lo si sorseggia puro, senza aggiunte. Infine, solitamente, se il whisky si beve per lo più in compagnia mentre il brandy si gusta in solitudine.

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